Da sempre l’alimentazione umana in tutta l’area europea e mediterranea è strettamente legata alla coltivazione del grano che rimane una coltura attuale.
Un ambito nel quale si susseguono intense attività di ricerca, sia relativamente ai miglioramenti varietali che in ordine alle necessità tecniche ed agronomiche. Accanto all’utilizzo di fertilizzanti sempre più efficienti, Ilsa pone una nuova attenzione ad aspetti di tecnica applicativa.
Troppe volte si vedono campi letteralmente 'buttati per aria', dove per preparare il letto di semina si effettuano rivoltolamenti sconsiderati del profilo dei suoli, che comportano sprechi in termini di costi di lavorazione, di impoverimento della sostanza organica, di abbattimento della fertilità biologica.
I vantaggi in termini di aerazione e di rinnovo avevano forse senso in contesti agronomici ormai superati.
Ilsa, che negli anni ha messo a punto concimi adeguati alla cerealicoltura in tutti gli ambienti tipici, ha sempre lavorato per proporre strumenti nutrizionali che non disperdano elementi che il frumento non possa utilizzare, non danneggino la vita microbica dei terreni e diano la migliore spinta per svilupparsi rapidamente.
Oltre ai formulati, Ilsa sta lavorando sulla messa a punto di tecniche di fertilizzazione in cui il concime, localizzato in banda, sia raggiunto dalle radici con limitati sforzi energetici e, restando concentrato nel terreno, riduca rischi di perdite aumentando l’efficacia nutrizionale.
In questo modo non solo si evitano inutili perdite di prodotto, ma si limita anche l’immissione di CO2 nell’ambiente.
Concimare deve essere un intervento nell’ambiente che fornisca alla coltura quello che serve, al momento giusto, senza sprechi e salvaguardando tutti gli aspetti di eco-compatibilità.
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Fonte: Ilsa