B. amyloliquefaciens è una specie di batteri, del genere Bacillus, presenti nei suoli di tutto il mondo. Ma all'interno di questa grande famiglia esistono ceppi con caratteristiche molto differenti. I ricercatori di Syngenta, dopo anni di lavoro, ne hanno selezionato uno che si è contraddistinto per le sue spiccate caratteristiche antifungine.
La selezione del ceppo più performante non è cosa da poco e lo si comprende bene facendo un paragone con Canis lupus familiaris, il cane domestico. Le differenze tra un Rottweiler e un volpino sono enormi e nel caso si voglia un cane da guardia sarebbe meglio orientarsi sul primo. Lo stesso vale per il Bacillus amyloliquefaciens, di cui esistono moltissimi ceppi ma solo alcuni possono essere impiegati con successo in agricoltura.
I tre meccanismi di difesa di Taegro
Taegro si presenta come una polvere bagnabile, da applicare con le normali attrezzature, che non imbratta la coltura, non lascia residui e ha solo quattro ore di tempo di carenza. Una volta che la sospensione di Taegro raggiunge il bersaglio, le spore proseguono il processo germinativo iniziato in botte e difendono i tessuti vegetali attraverso tre meccanismi di azione:
- Creano una temporanea barriera fisica che blocca lo sviluppo dei patogeni.
- Rilasciano sostanze con proprietà fungicida.
- Attivano il Sistema di resistenza acquisita della pianta.
Le cellule del B. amyloliquefaciens, ceppo FZB24, una volta raggiunta la superficie fogliare si moltiplicano formando catene cellulari che vanno ad occupare fisicamente il substrato a cui ambiscono anche i microrganismi patogeni. In questo modo i funghi si trovano davanti ad una barriera biologica, rappresentata dalle cellule del batterio, e non riescono ad attecchire.
Nella foto si vede ad esempio il 'calco' su un disco Petri di una foglia di vite trattata con Taegro e una invece non trattata. Si vede bene nel campione di destra come i batteri abbiano colonizzato attivamente tutta la superficie fogliare.
Inoltre i batteri appartenenti al ceppo FZB24 si contraddistinguono per la produzione di oltre quindici sostanze ad azione biocida o fungistatica, ceppo specifici, prevalentemente lipopeptidi (surfattina, iturina, fengicina, bacillibactina, bacilysina) e polichetidi (bacillene, difficidina, macrolattina) che contrastano lo sviluppo dei funghi patogeni.
Infine Taegro è in grado di attivare il Sistema di resistenza acquisita della pianta. Significa che l'interazione tra il ceppo FZB24 e la coltura stimola i meccanismi di autodifesa del vegetale che è così in grado di rispondere prontamente ad eventuali attacchi di microrganismi patogeni.
Taegro, l'anello mancante nei programmi di difesa integrata
Taegro si pone dunque come un prodotto fungicida ideale per proteggere le colture sia in regime di agricoltura biologica come di difesa integrata. Può essere impiegato a ridosso della raccolta, in quanto non lascia residui e non imbratta la coltura, oppure nelle raccolte scalari.È compatibile con la maggioranza degli agrofarmaci in commercio, compresi quelli a base di rame e zolfo. Non è irritante per l'operatore e per gli astanti. Inoltre non è dannoso per gli insetti utili e non crea nessun problema di fitotossicità. È pronto all'uso, basta inserirlo in botte, come indicato in etichetta, e una volta applicato è resistente al dilavamento.
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Fonte: Agronotizie