Solo pochi anni fa poteva sembrare fantascienza inserire le informazioni sui trattamenti pianificati nell'anno e vedersi fornire la stima finale del profilo residuale dell'uva. Ma non basta.

Ancor più fantascientifica poteva apparire l'idea di ottenere anche l'elenco dei Paesi in cui il proprio vino potrebbe essere accettato a livello commerciale. Di più, era davvero fantascienza sapere perfino in quali catene della grande distribuzione il proprio vino avrebbe incontrato la luce verde in ottemperanza degli specifici vincoli in tema di residui. Perché mica basta sapere in anticipo l'elenco dei Paesi possibili, bensì serve anche conoscere i partner più idonei e interessati alla commercializzazione.

Una delle caratteristiche della fantascienza, però, è proprio quella di divenire prima o poi realtà. Infatti, ciò che era impensabile sono una decina di anni fa, oggi è divenuto fruibile tramite una piattaforma informatica messa a punto da Syngenta dal nome eMAT. Trattasi di un vero e proprio modello di Agricoltura 4.0, il quale riesce a interfacciare le azioni fitosanitarie dell'azienda vitivinicola con un insieme di big data internazionali, elaborando in pochi secondi oltre 50 mila dati provenienti da differenti data base che permettono dapprima la stima del profilo residuale finale dei raccolti, confrontandola poi con tutti gli LMR mondiali per ogni molecola.

A ciò Syngenta ha aggiunto il confronto con le specifiche limitazioni poste da ogni singola catena di grande distribuzione. Ciò comporta l'ineguagliabile vantaggio di minimizzare i rischi e le incertezze commerciali che potrebbero palesarsi a valle della produzione, permettendo così al viticoltore di programmare al meglio le proprie attività di difesa fitosanitaria insieme al proprio tecnico di fiducia, ottenendo sempre raccolti con il profilo residuale desiderato. Una garanzia aggiuntiva a quelle che già Syngenta offre in termini di qualità dei programmi di difesa e dei prodotti impiegati in campo.

Un mondo di informazioni preziose, quello offerto da eMAT, cui possono accedere i viticoltori che aderiscano al programma di Syngenta noto come Grape quality agreement. Tale programma è basato su una dettagliata e precisa pianificazione personalizzata di soluzioni sostenibili, arricchita da servizi dedicati, fra cui la formazione, rivolti sia al miglioramento delle produzioni, sia ad una gestione più efficiente e sostenibile dell'azienda vitivinicola, tutelando al contempo la biodiversità del luogo, riducendo i fenomeni erosivi del suolo e minimizzando la contaminazione delle acque.


Il logo di eMAT, il nuovo applicativo messo a punto da Syngenta per favorire i viticoltori che si affaccino anche sui mercati internazionali
Il logo di eMAT, la nuova piattaforma informatica messa a punto da Syngenta per favorire i viticoltori che si affaccino anche sui mercati internazionali


La potenza diventa facile

Sebbene sia molto complesso e corposo nell'essenza, eMAT è nella pratica un software intuitivo e di facile utilizzo. Una volta individuate quelle che sono le reali esigenze del viticoltore, il tecnico di Syngenta può infatti utilizzare la piattaforma online accessibile con iPad e tablet, selezionando le diverse problematiche che potrebbero caratterizzare il vigneto e concordando con il viticoltore le migliori soluzioni da adottare per proteggere la coltura. In sostanza, tecnico e azienda possono stabilire insieme il programma di protezione più adeguato alle specifiche esigenze locali. 

La sua semplicità d'uso è dovuta a un'interfaccia particolarmente intuitiva e immediata che rende il software uno strumento versatile, al punto che a partire dal 2019 il suo impiego sarà esteso anche su altre colture di riferimento come il melo e alcune importanti colture orticole.