Il pomodoro coltivato in serra a terra o in fuori suolo è diffuso praticamente in tutta la penisola. In alcuni areali sta prendendo sempre maggiore diffusione la coltivazione fuori suolo in ciclo lungo, ovvero trapiantato a febbraio fino alla conclusione a novembre.

Il pomodoro richiede un grande investimento tecnologico e una grande professionalità per la gestione di un sistema complesso, dove ogni input deve essere dosato in maniera precisa per garantire il giusto equilibrio colturale; in questo senso anche la difesa deve essere puntuale ed accurata.

Da alcuni anni il fitofago chiave della coltura è rappresentato dalla tignola del pomodoro Tuta absoluta (Lepidoptera, Gelechiidae), piccola farfallina originaria del Sud America e diffusa ormai anche in Europa. La larva si sviluppa nella lamina fogliare all'interno di mine ben visibili, determinando la perdita di funzionalità della foglia e, nei casi più gravi, il progressivo collasso della pianta, mentre l'attacco ai frutti ne determina la perdita di ogni valore commerciale.

Negli areali meridionali e nei periodi più caldi, la generazione si può completare anche in meno di un mese, mentre in presenza di temperature più basse lo sviluppo richiede tempi più lunghi (fino a quattro mesi). Durante il periodo di maggior velocità di moltiplicazione, le varie fasi che compongono il ciclo biologico del fitofago si sovrappongono, determinando così la compresenza di uova, larve e adulti.

Lo sviluppo delle larve all'interno degli organi del pomodoro e la particolare virulenza delle infestazioni (soprattutto nel periodo caldo) rendono complicata la gestione del problema ed il contenimento delle popolazioni.
La confusione sessuale si è dimostrata nell'ultimo biennio un efficace mezzo di difesa per controllare lo sviluppo delle popolazioni di T. absoluta.

Biogard®, divisione di CBC (Europe), propone ai coltivatori un importante mezzo di difesa, efficace e di basso impatto ambientale: Isonet T, diffusore di feromone per l'applicazione del metodo della confusione sessuale.
Si tratta di un innovativo metodo di confusione sessuale basato sull'impiego del feromone specifico del fitofago e nato dalla collaborazione con Shin-Etsu Pheromones.

I feromoni sono dei messaggeri chimici emessi dalle femmine adulte per attirare i maschi della stessa specie per l'accoppiamento. Quando tali sostanze sono immesse nell'ambiente in una quantità tale da compromettere la capacità recettiva dei maschi, questi ultimi non riescono più ad individuare la femmina sorgente del richiamo e ne viene quindi impedito l'accoppiamento. Ciò determina una drastica interruzione del ciclo biologico del fitofago, con una conseguente riduzione della sua popolazione e quindi del danno alla coltura.

La confusione sessuale non è un metodo alternativo alla lotta tradizionale, ma deve essere considerata come la base sulla quale modulare la difesa in relazione alle caratteristiche delle singole aziende in cui viene adottato. In caso di popolazioni di bassa entità può, altresì, garantire un buon controllo del fitofago.

Isonet T è un diffusore di feromone a riserva di carica costituito da due microcapillari paralleli di materiale plastico. In uno è contenuta la miscela feromonica naturale di Tuta absoluta [ (E,Z,Z)-3,8, 11-tetradecatrien-1-yl acetato, (E,Z)-3,8-tetradecadien-1-yl acetato], mentre nell'altro è presente un filo di alluminio che ne permette il fissaggio al sostegno.
La struttura a capillare permette a tutto il diffusore di rimanere impregnato di sostanza attiva anche quando, durante il corso della stagione, il suo contenuto interno è più ridotto. Quindi la superficie da cui viene rilasciato il feromone non varia per tutto il periodo di esposizione e la permeazione si mantiene costante a parità di condizioni.

L'applicazione deve avvenire qualche giorno prima del trapianto, fissando in modo lasco, il diffusore ai fili di sostegno della coltura ad un dosaggio di 800-1000 diffusori/ettaro (80-100 diffusori/1000 m²). Occorre avere l'accortezza di rinforzare la distribuzione dei diffusori in prossimità dei bordi e delle entrate laterali.

Inizia così il rilascio del feromone che andrà ad interferire con i normali processi di comunicazioni all'interno della popolazione di Tuta absoluta. Il risultato sarà di ridurne il potenziale riproduttivo e lo sviluppo. In questo modo la popolazione si mantiene a bassi livelli, compatibili con la normale e corretta esecuzione del ciclo colturale ed il raggiungimento degli obiettivi produttivi previsti.

In base all'epoca di trapianto (invernale o estiva) ed alla durata del ciclo colturale (ad esempio ciclo lungo nelle serre a coltura fuori suolo del Nord Italia) occorre programmare una o due applicazioni. Infatti la durata del rilascio feromonico può variare in funzione delle diverse temperature:
  • 110-120 giorni in ciclo primaverile/estivo;
  • 150-160 giorni in ciclo autunno/invernale.
 
In prove sperimentali si è dimostrato che l'impiego della confusione sessuale ha ridotto la presenza del fitofago a livelli minimi, tanto che le trappole a feromoni montate per il monitoraggio della popolazione hanno prodotto solo sporadiche catture di pochi individui, mentre le stesse poste nelle tesi confronto sono arrivate anche a picchi di alcune centinaia di catture. Allo stesso modo, mentre nel testimone, a difesa esclusivamente chimica, venivano comunque registrati preoccupanti livelli di danno sui frutti (anche del 20-30%), nelle tesi dove era installata Isonet T non si sono registrati problemi in tal senso.

In tre anni di prove la gestione della difesa dalla tuta in tunnel-serra attraverso il metodo della confusione sessuale basato sul diffusore Isonet T integrato da 4-5 applicazioni insetticide ha praticamente azzerato le catture di adulti rispetto all'ambiente esterno, mentre con la gestione ordinaria, esclusivamente chimica, la riduzione media è variata tra il 52% e l'84%.

Il metodo della confusione sessuale si è così dimostrato in grado di contribuire efficacemente al contenimento delle popolazioni di tuta in serre di pomodoro. Isonet T consente di comporre strategie innovative e combinare i diversi mezzi disponibili, permette di attuare strategie adatte per ogni ambiente colturale e per ogni quadro fitopatologico, creando così sinergie di grande efficacia. Isonet T può essere efficacemente impiegato in combinazione con gli altri strumenti disponibili.

In particolare diviene interessante il suo impiego all’interno di corretti piani di difesa integrata con specifico riferimento all'utilizzo combinato con il Bacillus thuringiensis ed è perfettamente compatibile, se non sinergico, con l'utilizzo dei miridi predatori lanciati per il controllo degli aleurodidi (mosche bianche).
Questo nuovo strumento si accompagna perciò ad una difesa dalla tuta che garantisce minori rischi sanitari per gli operatori e minori livelli di residui nel prodotto finale.
 

 Isonet® T in agricoltura biologica

Il principio attivo alla base di Isonet T è inserito nell'allegato II del Reg Ce n 834/2007 e successive modifiche e/o integrazioni che elenca i mezzi tecnici ammessi in agricoltura biologica. Si inserisce dunque quale strumento di rilievo tra le possibilità di difesa in agricoltura biologica, settore in grande fermento e sviluppo. Abbinato a prodotti a base di Bacillus thuringiensis ed ai lanci dei miridi predatori, entra efficacemente in linee di difesa biologica di elevato rilievo tecnico.
 

I vantaggi di Isonet® T

Sono evidenti i vantaggi offerti da Isonet T ai produttori:
  • efficacia comprovata da numerose prove in Italia e Spagna;
  • compatibilità con l'azione dei bombi;
  • ammesso in agricoltura biologica;
  • nessun limite massimo di residuo (LMR);
  • nessun tempo di carenza ed intervallo di rientro.


Come si applica Isonet® T

Per ottenere i migliori risultati dall’applicazione di Isonet T, occorre rispettare alcune semplici raccomandazioni di ordine tecnico e ambientale:
  • applicare i diffusori ai fili di sostegno (senza attorcigliare o stringere eccessivamente) prima del trapianto o al momento del trapianto;
  • applicare in maniera più uniforme possibile su tutta la superficie della serra;
  • rinforzare il dosaggio in prossimità di bordi ed entrate;
  • programmare una o due applicazioni in base all'epoca di trapianto (invernale o estiva) ed alla durata del ciclo colturale;
  • verificare lo stato sanitario delle piantine provenienti dal vivaio ed eventualmente programmare un trattamento abbattente;
  • utilizzare reti anti insetto per evitare migrazioni di femmine fecondate dall'esterno delle serre;
  • verificare periodicamente il livello di infestazione sulle foglie e sui frutti e, se necessario, intervenire con un trattamento di supporto;
  • distruggere i residui della coltivazione precedente ed eliminare le solanacee spontanee sia all'interno che all'esterno delle serre.

Questa tecnica si adatta al meglio a serre con aperture sul colmo e laterali alte almeno un metro da terra. Non va utilizzata su serre con apertura laterale che arriva fino al terreno. In ogni caso, per la sua applicazione, conviene avvalersi della consulenza di un tecnico esperto.