Prevenire la contaminazione delle acque e gestire i rischi di resistenza agli agrofarmaci quali fattori determinati per il futuro della risicoltura, ma anche l’uso ragionato dei mezzi tecnici al fine di aumentare la competitività dei risicoltori italiani. Questi i due punti focali al centro dell'incontro tecnico organizzato dalla Divisione Crop Protection di BASF Italia presso il Centro di ricerca di Ente Nazionale Risi di Castello D'Agogna, in Provincia di Pavia.

Il Convegno, dal titolo “Risaia, un ambiente da rispettare”, è stato moderato dal Responsabile Agronomia e Difesa delle Colture di Ente Nazionale Risi, Marco Romano, ed è stato appositamente dedicato al mondo dei risicoltori, rappresentando un importante momento formativo e divulgativo. Protagonista, l’impiego sostenibile dei mezzi tecnici.

Dobbiamo imparare ad usare meno e meglio i prodotti fitosanitari, per poterli continuare ad impiegare anche in futuro”, ha sottolineato la dott.ssa Elena Anselmetti, della Regione Piemonte - Direzione Ambientale, Governo e Tutela del Territorio. Un principio, questo, che ha guidato la Commissione Riso della Regione Piemonte a definire quali misure adottare in risaia per evitare il rischio di contaminazione delle acque coniugando così sostenibilità ambientale ed economica.

Ad avvalorare la necessità di una maggiore attenzione all’ambiente i risultati del piano di monitoraggio presentati dalla dott.sa Maria Governa, Regione Piemonte - Direzione Ambientale, Governo e Tutela del Territorio, che ha commentato come lo stato di raggiungimento degli obiettivi di qualita` ambientale in Piemonte sia scarso, anche per quanto riguarda i prodotti fitosanitari ritrovati nelle acque superficiali e di falda. Di qui la necessità di interventi mirati, nei prossimi anni.

Di gestione sostenibile della risaia ha parlato anche il professor Aldo Ferrero, docente di Scienze Agrarie dell’Università di Torino. Ferrero ha rimarcato l’importanza del controllo delle infestanti per mantenere la produttività della risicoltura, sottolineando che i principi attivi diserbanti a disposizione sono sempre meno numerosi. Per cui e` necessaria l’adozione di tecniche integrate, quali la gestione delle acque e un corretto impiego delle irroratrici in risaia, che rappresentano anche un fattore determinate per ridurre il rischio di contaminazione da agrofarmaci.

L’intervento della dott.ssa Elena Miniotti, membro del GIRE in rappresentanza di Ente Nazionale Risi, ha ribadito come lo sviluppo delle resistenze agli erbicidi sia un fenomeno sempre piu` diffuso nelle risaie, in particolar modo quella dei giavoni bianchi. Fenomeno ancor piu` sentito in quanto sono disponibili pochi principi attivi con meccanismo d’azione differente per il controllo di questa temibile infestante.

Ha concluso l’incontro Davide Gusberti, funzionario tecnico ommerciale della Divisione Crop Protection di BASF Italia, presentato la proposta BASF per un impiego sostenibile degli agrofarmaci in risicoltura. Gusberti ha illustrato l’offerta di soluzioni per la gestione delle infestanti, evidenziando come il corretto impiego dei prodotti sia garanzia di elevata efficacia e, nel contempo, di tutela dell’ambiente.

Condivisi con un pubblico attento, gli interventi hanno quindi confermato come una corretta gestione delle infestanti in risaia non possa prescindere da un uso attento dei prodotti fitosanitari e una maggiore attenzione all’impatto ambientale.

Aver scelto di organizzare l’incontro odierno - ha commentato Claudio Pivi, Crop & Portafoglio Manager Divisione Crop Protection di BASF Italia – è un chiaro esempio del nostro impegno orientato ai risicoltori. Desideriamo sensibilizzare il mercato su tematiche importanti per garantire, anche in futuro, la competitività dei produttori italiani. L’incontro tematico di oggi è solo il primo passo di un’attività di formazione e informazione che abbiamo intrapreso, fieri di poter contribuire al successo dell’agricoltura italiana.”

Un momento dell'incontro presso il Centro Ricerche sul Riso, organizzato da Basf