La Commissione europea ha pubblicato venerdì 15 aprile una relazione per il Parlamento ed il Consiglio sulle implicazioni socioeconomiche della coltivazione degli Ogm in Europa. La relazione, in particolare, parla di "scarso valore statistico" delle informazioni fornite dagli Stati membri, definendole "spesso basate su preconcetti".

"Questa relazione è il punto di partenza per una riflessione serena e costruttiva". E' questa la valutazione di Confagricoltura, che mette in evidenza "come la Commissione Ue - mentre conferma in maniera inequivocabile la convenienza economica delle coltivazioni Ogm per gli agricoltori, anche per i più piccoli – ritenga che per avviare un dibattito costruttivo è necessario abbandonare la contrapposizione di visioni preconcette".

Secondo Confagricoltura il tema degli Ogm è affrontato, soprattutto nel nostro Paese, con toni da scontro ideologico, negando così a questa tematica, come sarebbe invece necessario, un dialogo sereno, competente e supportato da tutte le fonti scientifiche possibili.

"Quello che vuole fare la Commissione - osserva Confagricoltura - è proprio riportare la discussione sul piano della 'migliore comprensione' analizzando in modo uniforme le conseguenze socioeconomiche degli Ogm nell'Unione europea e lungo la catena alimentare".

"Sarà importante che l'Italia dia il suo contributo visto che invece, unico paese con la Bulgaria, non ha risposto al questionario inviato dalla Commissione Ue per la stesura della relazione. Sarebbe questa – conclude Confagricoltura – la miglior risposta da dare a chi nega anche il semplice confronto su basi scientifiche".