Docente del corso il professor Charlie Heaps, responsabile della ricerca e direttore dell’Istituto sull’Ambiente di Stoccolma dell’Us Centre.
Tra gli argomenti del seminario vi sono l’utilizzo del software di modellizzazione dei gas serra a lungo raggio, Energy alternatives planning system (Leap), per la valutazione di mitigazione dei gas serra; i metodi per facilitare lo scambio e l'apprendimento tra i Paesi ClimaSouth e ClimaEast; l’identificazione e la classificazione delle azioni di follow-up per aiutare i Paesi con emissioni di gas serra nella costruzione di un modello di sviluppo sostenibile.
I modelli di calcolo per le emissioni dei gas effetto serra sono basilari in vista del nuovo patto globale sul clima che verrà negoziato a Parigi, l'anno prossimo, in occasione della conferenza Unfccc (United nation framework convention on climate change).
È di queste ultime ore, tra l’altro, la notizia che le due nazioni più inquinanti del mondo, Cina e Stati Uniti, dopo mesi di trattative hanno stabilito un accordo per ridurre le emissioni di gas a effetto serra: Washington ridurrà la produzione di gas serra di oltre il 25% entro il 2025, mentre Pechino fisserà un tetto alla produzione di anidride carbonica entro il 2030.
Molti Paesi si stanno muovendo per rallentare la fase di surriscaldamento del globo e per giungere ad un cambiamento di paradigma nel panorama di produzione e consumo energetico da parte della comunità internazionale.
Il seminario che si sta svolgendo al Ciheam di Bari è organizzato nell’ambito del progetto Enpi: ClimaSouth – Support climate change mitigation and adaptation in the Enpi South Region, con l’obiettivo di rafforzare il dialogo e la cooperazione sul tema dei cambiamenti climatici tra l’Unione europea e i Paesi del Mediterraneo meridionale e orientale; supportare la transizione dei Paesi partner verso lo sviluppo a bassa emissione di carbonio e la resilienza ai cambiamenti climatici, in un contesto di sostenibilità e di sviluppo democratico; potenziare la cooperazione regionale, la condivisione delle informazioni e lo sviluppo delle capacità di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici tra l’Unione Europea e i Paesi del Mediterraneo.
Paesi beneficiari Clima South: Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina e Tunisia. Clima East: Armenia, Belarus, Republica Moldova, Ucraina, Georgia ed Azerbaijan.
Il progetto europeo è coordinato dalla società Agriconsulting e nel partenariato, oltre al Ciheam Bari, partecipa anche il Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici.
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Fonte: Iam di Bari