La Commissione Europea - il 24 novembre 2023 - ha approvato la rimodulazione del Pnrr, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dell'Italia con riforme e incentivi del Piano RepowerEu che ora dovrà ricevere il via libera definitivo dal Consiglio Europeo. E se complessivamente il budget sale sopra i 194 miliardi di euro, l'incremento per le misure a regia del Ministero dell'Agricoltura è pari ad oltre 2 miliardi ed 850 milioni di euro. Soldi in più che andranno a finanziare contratti di filiera (oltre 2 miliardi) e Parco Agrisolare (850 milioni di euro), ma che non aggiungeranno un euro ad altre voci importanti del Pnrr italiano, come la misura per il comparto irriguo o quella per la logistica. Anzi, come si vedrà, la rimodulazione, che si muove in parallelo con le modifiche già apportate al Piano in occasione dell'approvazione della quarta rata del Pnrr il 28 luglio scorso, non conferma alcune assegnazioni dell'estate, almeno stando al comunicato ufficiale del Ministero del 24 novembre 2023. Frutto evidente del lavoro di rivisitazione del programma effettuato dal Governo nel mese di agosto.

 

"Grazie al lavoro del Governo Meloni e del Dicastero che rappresento, raddoppiate le risorse del Pnrr destinate al settore agroalimentare. La Commissione Ue, infatti, ha approvato le nostre richieste e la dotazione finanziaria passerà da 3,68 a 6,53 miliardi di euro" afferma il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida in una nota del Masaf emanata nella serata del 24 novembre. Questa affermazione volutamente non tiene conto dell'incremento registrato già con le modifiche alla quarta rata, che questo articolo puntualmente riprendeva, perché si passa dall'incremento di 2,55 miliardi già stabilito ed approvato a luglio a quello di 2,85 milioni di novembre, con alcune importanti riassegnazioni di fondi.

 

"A questi vanno aggiunti i fondi del Piano Nazionale Complementare, pari a 1,2 miliardi, per un totale di circa 8 miliardi di euro" continua il ministro, che sottolinea come ci si trovi di fronte al "più grande stanziamento economico mai registrato per l'asset primario della nostra Nazione".

 

In particolare, con la modifica del Pnrr di novembre è stato riconosciuto un ulteriore finanziamento di oltre 2 miliardi per i contratti di filiera agroalimentare, pesca e foreste. I contratti di filiera del resto hanno sempre dimostrato una buona performance di spesa, andando anche in overbooking, e si tratta della misura che aveva già attinto 1,2 milioni di euro sul Fondo Complementare Nazionale del Pnrr. Si tratta quindi di una conferma del già annunciato incremento di 2 miliardi dello scorso luglio, che ha retto alle modifiche complessive del Pnrr di novembre.

 

"La misura Parco Agrisolare, che ha registrato un overbooking di domande, è stata particolarmente apprezzata dalla Commissione, tanto da essere implementata con altri 850 milioni di euro, passando così da 1,5 a 2,3 miliardi di euro. Un caso virtuoso di incremento dell'obiettivo iniziale fissato con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in termini di potenza installata da fonti rinnovabili - riferisce il ministro Lollobrigida nella nota del 24 novembre -. Obiettivo che è stato addirittura triplicato, portandolo a oltre 1,3 gigawatt. Risultati eccezionali di cui dobbiamo essere fieri", aggiunge il ministro. Ma questo significa che l'altra quota di incremento dei fondi a regia Masaf - da 850 milioni - va solo alla misura del Parco Agrisolare.

 

Non si hanno più notizie, infatti, di altre due modifiche al Pnrr effettuate a fine luglio e quasi contestualmente approvate dalla Commissione e poi beneficiarie del via libera del Consiglio Europeo: 150 milioni in più previsti per la misura sulla logistica dell'agroalimentare e della nuova misura sulle risorse idriche e l'efficientamento energetico da 400 milioni di euro, prevista a carico del RePowerEu. In tutta evidenza questi 650 milioni sono stati riassegnati sul Parco Agrisolare.

 

"Sono molto soddisfatto di quanto ottenuto da questo complesso negoziato, che conferma la concretezza del nostro lavoro per far tornare centrali l'agricoltura, la pesca, il settore forestale e sostenere gli agricoltori, custodi del nostro territorio e bioregolatori per l'equilibrio dell'ambiente" aggiunge il ministro Lollobrigida.

 

Il titolare del Dicastero dell'Agricoltura, infine sottolinea: "Tutte le nostre richieste sono frutto di un costante processo di ascolto delle esigenze del mondo produttivo. Uno straordinario riconoscimento, quello conquistato oggi, che porta risorse aggiuntive, fondamentali per affrontare le prossime sfide sia nel campo dell'innovazione sia in quello della sostenibilità ambientale, garantendo quella economica e sociale".

 

Questo articolo è stato modificato il 30 novembre 2023, è stato cambiato il sottotitolo