Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza modificato dal Governo il 27 luglio scorso - e che ha già avuto il via libera della Commissione Ue venerdì 28 luglio - porta 2 miliardi e 550 milioni di euro in più all'agroalimentare italiano e in particolare ai contratti di filiera, che si gioveranno di 2 miliardi di euro in più.

 

"Il via libera della Commissione Europea alla terza rata da 18,5 miliardi di euro del Pnrr dell'Italia e l'approvazione delle modifiche proposte dal Governo Meloni agli obiettivi della quarta tranche dimostrano che stiamo lavorando nella giusta direzione, per dare ai cittadini le risposte che meritano". Così il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, venerdì pomeriggio in una nota ufficiale del Masaf, dopo aver appreso del primo via libera dell'Unione al Pnrr italiano riveduto e corretto, in attesa del definitivo placet politico che dovrebbe giungere dal Consiglio Ue nelle prossime settimane.

 

"Esprimo soddisfazione - ha aggiunto il ministro - non solo per questo risultato, che ci permetterà di ottenere i 35 miliardi previsti per il 2023 e che, in particolare per l'agricoltura, si tradurrà in un maggior numero di progetti, ma anche per l'apprezzamento della presidente Ursula Von der Leyen sul lavoro portato avanti in modo sinergico con le istituzioni europee".

 

Solo il 27 luglio, 24 ore prima, la Cabina di Regia sul Pnrr, riunitasi a palazzo Chigi, aveva approvato le proposte del ministro Lollobrigida, per rispondere alle domande di progetti che non è stato possibile finanziare a causa dell'overbooking.

 

Le modifiche per il comparto

Per il capitolo "Sviluppo della logistica dei settori agroalimentare, della pesca e dell'acquacoltura, silvicoltura, floricultura e vivaismo" le risorse aggiuntive saranno pari a 150 milioni di euro.

 

Per la Misura "Contratti di filiera dei settori agroalimentare, pesca e foreste" il Fondo sarà implementato con 2 miliardi di euro. Solo per il quinto Bando agroalimentare, infatti, l'ammontare delle richieste ammesse a finanziamento è pari a circa 5 miliardi di euro a fronte di una disponibilità di 690 milioni di euro.

 

Inoltre, nel nuovo capitolo RePowerEu, è stata proposta una nuova Misura per l'efficientamento energetico e il risparmio idrico, con una dotazione finanziaria di 400 milioni di euro, per migliorare le prestazioni e la sostenibilità nei settori agroalimentare, zootecnico, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo.

 

Lollobrigida sulle modifiche

"Il Governo Meloni ha ritenuto doveroso intervenire proponendo modifiche per incrementare le risorse in quei comparti dove si è registrato un forte interesse da parte degli operatori su tutto il territorio nazionale" aveva commentato il ministro Lollobrigida giovedì 27 luglio scorso, ricordando che le modifiche attendevano comunque la valutazione dell'Unione Europea e del Parlamento italiano.

 

"Sul RePowerEu si prevede di introdurre anche per l'agricoltura l'utilizzo dello strumento dei contratti di sviluppo per la realizzazione di progetti integrati volti a sostenere la transizione green delle imprese attraverso il ricorso alle tecnologie emergenti per ridurre i consumi e aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili" aveva poi concluso Lollobrigida.

 

Agrocepi esprime soddisfazione

Il presidente nazionale di Agrocepi, Corrado Martinangelo, in relazione alle decisioni della Cabina di Regia sul Pnrr che ha rimodulato il Pnrr già avallate dalla Commissione Ue, ha dichiarato la "soddisfazione" sua propria e di tutta l'organizzazione per il sostegno al comparto agroalimentare italiano.

 

"Escono rafforzate le misure per la logistica, le filiere e l'efficientamento energetico, quanto sempre da noi sostenuto" ha detto Martinangelo che ha ricordato come "Per i contratti di filiera un minuto dopo la pubblicazione della graduatoria, in considerazione di tanti progetti di qualità, avevamo sollecitato il Governo ad integrare le risorse assegnate: i due miliardi in più per il quinto Bando dei contratti e l'utilizzo pieno dei 350 milioni sul quarto Bando saranno linfa economica e sociale per tutto il settore agroalimentare".

 

Per questo "primo passo" Agrocepi ha ringraziato in particolar modo il ministro Lollobrigida, il suo collega per i Rapporti con l'Unione Europea Raffaele Fitto, il sottosegretario al Masaf Patrizio Giacomo La Pietra e gli uffici del Ministero per il lavoro svolto e per quanto stabilito nelle modifiche al Pnrr.

 

"L' auspicio di Agrocepi è che l'Europa possa in tempi brevi dare il proprio assenso definitivo per consentire alle imprese di poter investire ed essere più competitive" ha infine sottolineato Martinangelo, con riferimento al necessario e definitivo via libera politico del Consiglio Ue.