Il professor Giorgio Cantelli Forti è stato rieletto, con voto unanime, al vertice dell'Accademia nazionale di agricoltura per il triennio 2020-2022, si tratta del terzo mandato consecutivo.

"Il mio mandato - sottolinea il professore - per i prossimi tre anni, continuerà a basarsi sull'apertura dell'Accademia verso l'opinione pubblica e la società promuovendo i temi legati all'agricoltura e agli ambiti multidisciplinari ad essa connessi, come la tutela dell'ambiente, delle eccellenze agroalimentari di qualità e della promozione di corretti stili di vita".

Primo atto del nuovo triennio il lancio della Rivista di Divulgazione di Cultura Agraria, la nuova pubblicazione che intende diventare un punto di riferimento sui temi legati all'alimentazione e alla produzione agroalimentare.

"Una rivista capace di divulgare corrette informazioni per stimolare possibili riflessioni nelle scelte comportamentali, specialmente a livello alimentare e nella spesa connessa - sostiene Cantelli Forti -. Come Accademia vogliamo dare un servizio etico pubblicando uno strumento rigoroso nelle basi scientifiche, ma dotato di un metodo divulgativo e di un linguaggio invogliante la lettura e la riflessione. In conclusione ci auguriamo di poter offrire un agile strumento educativo e un punto fermo nella battaglia per contribuire alla maturità della comunità e alla qualità della vita".

"Sui media generalisti e nei programmi televisivi viene trasmessa l'idea che la moderna agricoltura sia inquinante e fonte di sfruttamento delle risorse ambientali e quindi passa il messaggio che è bene tornare alle vecchie pratiche antiche per assolvere alla propria missione - sottolinea Ercole Borasio accademico e coordinatore della rivista - Questo immaginario respinge l'innovazione, soprattutto quella biologica, con un atteggiamento spiccatamente antiscientifico. L'Accademia, con questa iniziativa editoriale si fa interprete di questa situazione ed intende promuovere una equilibrata funzione di raccordo tra scienza e società civile con particolare attenzione alla corretta informazione dell'opinione pubblica, cercando di coinvolgerla su temi di attualità con approfondimenti scientifici e storici. L'intento è quello di gettare qualche seme utile alla crescita culturale ricordando che l'agricoltura ha fatto costantemente ricorso all'innovazione per rispondere alle mutate esigenze dell'umanità".

Il numero zero della Rivista di Divulgazione di Cultura Agraria vede i contributi del professor Massimo Montanari, ritenuto uno dei massimi esperti mondiali di storia dell'alimentazione, che apre la pubblicazione con "Cibo, cultura, biodiversità", il professor Roberto Defez, direttore del Laboratorio di biotecnologie microbiche dell'Istituto di bioscienze e biorisorse del Cnr di Napoli, il quale analizza "La cultura del pane", il professor Attilio Scienza che col contributo "La civiltà del vino in Europa attraverso il Dna dei suoi vitigni: il ruolo del limes" racconta la storia dei vini europei, il professor Riccardo Valentini, all'interno del Comitato intergovernativo sul cambiamento climatico insignito nel 2007 del premio Nobel per la pace, che insieme ad Ilaria Mazzoli e Roberto Ranieri di Open Fields presentano l'innovativo progetto Treetalker in "Ascoltare gli alberi fa bene anche a noi", il professor Oliviero Mordenti, del dipartimento di Scienze mediche veterinarie dell'Università di Bologna e il professor Corrado Piccinetti, responsabile scientifico del Laboratorio di Biologia marina e pesca di Fano Università di Bologna, che trattano "Il mistero dell'anguilla" e infine Antonio Saltini che conclude la pubblicazione con lo scritto "I pianeti del sole al gran ballo di Satana. Note sull'agricoltura biodinamica".

La rivista è gratuita e scaricabile online nel sito dell'Accademia (sezione pubblicazioni) o disponibile presso la sede dell'Accademia (Via Castiglione 11, Bologna).