Si sta tenendo da ieri, 14 novembre 2016, a Matera, il workshop europeo "Quando le tecnologie spaziali incontrano l'agricoltura" voluto ed organizzato dal Consorzio Tern e dalla rete europea Nereus, con il patrocinio della Regione Basilicata e con il supporto del Copa Cogeca e della rete regionale Erriaf.

Al centro di un ampio dibattito il tema del potenziale dei sistemi spaziali europei (Copernicus e EGNOS/Galileo) per il settore agricolo.
L'incontro, a cui partecipano esperti e ricercatori provenienti da 28 paesi europei, si concluderà nella serata di oggi, 15 novembre 2016.
Obiettivo finale dell'incontro: avviare l'elaborazione di un Position paper da inviare al Parlamento di Strasburgo, che possa in futuro disciplinare con norme europee termini, condizioni e obbligatorietà delle rilevazioni da satellite finalizzate alle misurazioni utili all'agricoltura.

Nel pomeriggio di oggi, in particolare, i rappresentanti di alcune regioni europee presenteranno i loro Programmi di sviluppo rurale, per esplorare quali opportunità e sinergie esistono per sviluppare applicazioni spaziali volte a rispondere ai bisogni degli agricoltori.
Infine, le sessioni tematiche prevedono momenti di dibattito con la platea per far convergere le esigenze del mondo agricolo con l'expertise della comunità dello spazio.

E la Basilicata già si segnala come regione pronta a distinguersi proprio nella branca del settore aerospaziale che fa da guida all'applicazione delle tecniche di agricoltura di precisione, con ben cinque progetti (dedicati a vitivinicoltura, cerealicoltura e meteorologia) inseriti dalla rete Nereus nell'elenco delle "best practices", ovvero le 25 migliori iniziative europee per l'utilizzo di nuove tecnologie.

Il presidente dell'Agenzia spaziale italiana, Roberto Battiston, ha affermato: "Stiamo investendo in Basilicata con l'assunzione di tre ricercatori a tempo indeterminato presso il Centro di geodesia "Giuseppe Colombo". Continueremo ad investire perché la Basilicata, con lo studio della Terra e le misure di precisione geodetiche, ha sicuramente i numeri e le caratteristiche per fare delle cose importanti nella new economy e nella space economy".

L 'assessore alle Politiche agricole e forestali della Basilicata, Luca Braia, introducendo ieri i lavori ha affermato: "Realizzare una mappatura aggiornata e dettagliata delle risorse naturali esistenti e del relativo stato di salute in Basilicata, implementare procedure e modelli di misurazione e monitoraggio degli eventuali miglioramenti sulla qualità e sulle quantità delle produzioni in stretto rapporto con l'ambiente, misurando sistematicamente la capacità di catturare CO2.
E ancora, rendere fruibili al comparto agricolo le sempre maggiori quantità di informazioni e servizi generati anche da programmi spaziali come Copernicus e Cosmo sky med. Ed infine costruire una cabina di regia che gestisca questa nuova fase storica in cui le tecnologie spaziali saranno parte integrante del nuovo processo di sviluppo anche in agricoltura.
Su questo dobbiamo lavorare in maniera veloce ed efficace"
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L'obiettivo di questa due giorni è quello comprendere sino in fondo come spazio e tecnologie spaziali possono essere uno strumento essenziale per monitorare i raccolti, la deforestazione, per sostenere gli agricoltori nell'impiego più efficiente di acqua e fertilizzanti ma anche per aiutare i paesi ad affrontare le sfide dei cambiamenti climatici come siccità, inondazioni, incendi e desertificazione.

"Le idee e le proposte - ha sottolineato Luca Braia - che emergeranno da questa due giorni di lavoro mi auguro possano costituire il primo nucleo di elaborazione di un Position paper europeo da elaborare con le organizzazioni interessate al tema di come facilitare l'uso delle tecnologie spaziali per rispondere ai bisogni e alle sfide del settore agricolo del presente e del futuro.
Affinché ciò possa orientare il Parlamento europeo ad interessarsi e a scrivere norme in materia e a lanciare un progetto che renda obbligatorio implementare strumenti di rilevazione, misurazione, elaborazione dei parametri per l'incremento e il miglioramento delle colture e oltre che per la sostenibilità ambientale".