"Sono orgoglioso – afferma il presidente Andrea Sartori - di questo incarico di responsabilità alla guida di una realtà che da anni si fa ambasciatrice del vino italiano nel mondo. Il mio obiettivo sarà sviluppare ancora di più questo progetto, mettendo in campo nuove iniziative soprattutto in vista dell’Expo ma anche proseguendo con quanto già iniziato dal mio predecessore Ettore Nicoletto, che ringrazio a nome di tutti per il grande impegno e lavoro svolto in questi anni per Italia del Vino-Consorzio". Rafforzare l’immagine unitaria del gruppo, nella continuità della stretta collaborazione tra le aziende, sarà dunque la mission del nuovo presidente, in carica per il prossimo triennio. Presidente di Casa Vinicola Sartori dal 2001, Sartori vanta una lunga esperienza nel campo enologico: è past president di Unione Italiana Vini, Simei e Agivi.
Il Consorzio Italia del Vino, guidato dal suo nuovo presidente, si prepara così a vivere un 2015 ricco di appuntamenti internazionali come Vinexpo a Bordeaux e Expo a Milano. "Il nostro progetto punta alla conquista dei mercati esteri – ci tiene a precisare Sartori – e per far questo riteniamo che sia necessario che il vino italiano superi gli individualismi. A Bordeaux ci presenteremo come un collettivo perché crediamo che un’azione di sistema e un lavoro di squadra siano vincenti per far crescere il vino italiano nel mondo ed esaltarne il valore in termini di qualità e stile".
Italia del Vino- Consorzio si propone come un laboratorio di riferimento per tutti, dove la concorrenza lascia spazio alla strategia, partendo dalla forza delle cantine Banfi Srl; Cantina Lunae Sa, Cantine Ferrari Fratelli Lunelli Spa; Casa Vinicola Sartori Spa; Casa Vinicola Zonin Spa; Gruppo Italiano Vini; Librandi Antonio e Nicodemo Spa; Marchesi di Barolo; Medici Ermete & Figli Srl; Santa Margherita Spa; Società agricola Drei Donà; Terredora Sa.
"Il nostro è un progetto concreto – continua il presidente – basti pensare che i soci di Italia del Vino – Consorzio danno lavoro a 2 mila persone nei ruoli tecnici e commerciali, con un fatturato che supera gli 800 milioni di euro nel 2014 e una quota di export di circa 440 milioni, pari a circa il 50% del fatturato e l'8,5% del complessivo export nazionale di settore. Numeri da cui partire per arrivare ancora più avanti".
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Fonte: Italia del Vino - Consorzio