“La posizione del governo italiano sull’etichetta nutrizionale o a ‘semaforo’, voluta dal Regno Unito, è di contrarietà. Già in occasione del prossimo Consiglio dei ministri europei dell’Agricoltura ho intenzione di coinvolgere su questo tema anche gli altri Paesi che hanno già espresso contrarietà, per ribadire la necessità di sospendere l’utilizzo di uno strumento che potrebbe andare a ledere anche alcune tra le nostre eccellenze alimentari, in particolare i prodotti a Denominazione di origine".
Posizione netta del ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, sul documento della Conferenza delle Regioni che chiede al governo di intervenire presso le istituzioni comunitarie per la sospensione del sistema di “etichettatura a semaforo” autorizzato dal Ministero della Salute del Regno Unito.

Un sistema che già in passato ha provocato la levata di scudi dell'Italia, con il precedente ministro Nunzia De Girolamo e del presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro
 
Rfiutato a livello comunitario, ma adottato dalla Gran Bretagna come singolo Stato membro, questo sistema utilizza una gamma di colori (rosso, giallo e verde) per evidenziare i tenori di costituenti quali grassi saturi, zuccheri e sale. In base a questi parametri, un prodotto definito “light” è indicato dal colore verde e quindi consigliato al consumatore, mentre al contrario la presenza di zuccheri o grassi è contrassegnata dal colore rosso. 

"Il rischio - ribadisce Martina - è che vengano date ai consumatori informazioni approssimative e fuorvianti sulle caratteristiche e le peculiarità dei prodotti agroalimentari, con conseguenze dannose anche per le nostre aziende”.