Una posizione di contrarietà che si unisce a quella espressa nei giorni scorsi da Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, sul sistema di etichettatura alimentare “a semafori” adottato in Gran Bretagna.
“Quello inglese è un sistema di etichettatura che condiziona e non informa i cittadini, uno strumento semplicistico che rischia di danneggiare i prodotti di qualità, in particolar modo quelli italiani”.
Rifiutato a livello comunitario, ma adottato dalla Gran Bretagna come singolo Stato membro, questo sistema utilizza una gamma di colori (rosso, giallo e verde) per evidenziare i tenori di costituenti quali grassi saturi, zuccheri e sale. Guardando unicamente a questi parametri, dunque, un prodotto definito “light” è indicato dal colore verde e quindi consigliato al consumatore, mentre al contrario la presenza di zuccheri o grassi è contrassegnata dal colore rosso.
De Castro ha ricordato che lo scorso settembre "in Parlamento abbiamo presentato un’interrogazione per invitare la Commissione a occuparsi della vicenda" e ha ribadito la volontà di portare la vicenda all’attenzione del Consiglio europeo della Salute.
Secondo De Castro, infatti, i criteri standard di valutazione, basati sui quantitativi di sale, zuccheri e grassi presenti, non permettono al consumatore di leggere nel dettaglio l’etichetta e scegliere autonomamente l’acquisto.
Questo sistema penalizza gravemente i prodotti a denominazione e indicazione di origine, con un chiaro danno per il made in Italy agroalimentare: paradossalmente, anche i classici prodotti della dieta mediterranea come formaggi e salumi Dop o Igp, patrimonio immateriale dell’Unesco, spesso sono indicati come non sani.
"Il Parlamento europeo - ha concluso De Castro - continuerà a battersi per garantire la trasparenza delle informazioni in etichetta, tutelando consumatori e prodotti di qualità”.
Copagri: "Confidiamo nella ferma opposizione del Governo italiano"
"Si corre il rischio di scoraggiare i consumatori sull'acquisto di una grandissima quota della produzione agroalimentare made in Italy, con una scientifica penalizzazione per le nostre eccellenze, tanto apprezzate quanto imitate nel mondo, e per il gran lavoro dei produttori agricoli italiani".
L'allarme viene da Copagri, nel ricordare che tra due anni l'etichetta con i valori nutrizionali sarà obbligatoria in tutta l'Unione.
"Bisogna precorre i tempi ed evitare che possa passare un sistema come quello britannico, che cela forti e distorsivi interessi commerciali" conclude Copagri, schierandosi al fianco dei ministri della Salute Beatrice Lorenzin e delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo nella ferma opposizione all'introduzione del sistema inglese “a semaforo”.
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Fonte: Agronotizie