Le condizioni climatiche legate ad una primavera lunga, fredda e piovosa hanno condizionato tutta la campagna della frutta estiva 2013 provocando consistenti cali di produzione prima di ciliegie e albicocche , poi di pesche e nettarine.
"Per queste ultime – dice Giancarlo Minguzzi, presidente della OP Minguzzi Spa di Alfonsine (Ra) e presidente di Fruitimprese Emilia-Romagna, che lavora 1 milione di tonnellate di prodotto all’anno, per 700 milioni di fatturato e il 60% di export - la campagna è iniziata già dalla metà di giugno con le precoci e anche se i calibri non erano sostenuti a causa del freddo primaverile, ciò non ha influito troppo sui prezzi che sono stati ottimi, a scapito però di una minore quantità raccolta, almeno il 20% in meno del 2012”.
I prezzi alla produzione alla metà di luglio continuano ad essere sostenuti anche se dai primi del mese si è registrato un calo sensibile di 15-20 centesimi al chilo.
“Non vanno sottovalutati elementi di rischio come il massiccio arrivo sul mercato delle produzioni di altre regioni del Nord che potrebbero indurre i grandi buyer della Gdo italiana ed europea a giocare sui prezzi per abbassarli ulteriormente - nota Minugizzi - Come FruitImprese facciamo appello a tutti gli addetti ai lavori, in particolare ai responsabili commerciali delle imprese, perché si collabori al fine di garantire una tenuta dei prezzi, poiché ci sono tutte le condizioni favorevoli per una buona campagna perché le quantità raccolte sono nettamente inferiori alle previsioni, per cui non si giustificherebbero ulteriori cali”.
Buone notizie anche dall'export: "Solo se farà caldo in tutta Europa potremo, a bilancio, chiudere i conti di una campagna finalmente positiva” conclude Minguzzi.
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Fonte: Fruitimprese