Il programma, che verrà sviluppato in cooperazione con i partner e le parti interessate dell’Autorità, prenderà in esame le modalità più idonee per poter rendere disponibili, e in che misura, i dati tecnici utilizzati nelle valutazioni del rischio alla più ampia comunità scientifica e ai soggetti interessati.
“La valutazione del rischio è una scienza in via di evoluzione - ha commentato il direttore esecutivo dell'Efsa Catherine Geslain-Lanéelle - e l’Efsa non si esime mai dal rivedere i lavori scientifici da essa svolti in passato, nel caso in cui nuovi e solidi elementi scientifici gettino nuova luce su qualsiasi risultato da essa già raggiunto. Con l’avvio di questa iniziativa, che intende rendere disponibili al pubblico i dati utilizzati per le valutazioni del rischio, l’Efsa aiuterà scienziati con competenze diversificate a sviluppare ricerche che, in ultima analisi, andranno ad arricchire la letteratura accademica e forniranno nuove e valide prospettive utilizzabili nelle valutazioni del rischio. Ciò renderà le conclusioni delle valutazioni del rischio ancora più solide, garantendo al contempo la tutela della salute pubblica, e continuerà a far crescere la fiducia nei confronti dell’operato dell’Efsa”.
L’iniziativa per la trasparenza si fonda su una serie di misure già intraprese dall’Efsa per accrescere la comprensione, rafforzare il controllo e costruire la fiducia del pubblico nei confronti del proprio operato. Tra le misure già attuate si annoverano un importante parere scientifico elaborato dal comitato scientifico dell’Efsa sulla trasparenza nella valutazione del rischio nonché iniziative successive come la pubblicazione dell’elenco completo degli studi scientifici e dei dati inediti sull’aspartame durante l’elaborazione del più recente parere scientifico dell’Autorità in merito, ancora in fase di completamento. L’Efsa ha inoltre aperto a osservatori esterni la partecipazione alle riunioni del proprio comitato scientifico e dei gruppi di esperti per promuovere una miglior comprensione di come essa conduce il processo di valutazione del rischio.
© AgroNotizie - riproduzione riservata