Il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro si è recato ieri 5 settembre a Londra per una serie di incontri con deputati e ministri ombra del Labour Party per discutere della riforma della politica agricola comune.
De Castro è stato accolto da Huw Irranca-Davies, ministro ombra dell'Agricoltura, poi ha partecipato ad una colazione di lavoro con, tra gli altri, il ministro ombra per lo sviluppo Mary Creagh e Emma Reynolds, ministro ombra per l'Europa del partito laburista. Alla colazione di lavoro sono stati invitati Alun Davies, ministro dell'agricoltura del Galles e Claire Baker, ministro ombra dell'Agricoltura nel parlamento scozzese.
Nel primo pomeriggio la partecipazione al convegno sul tema della riforma della Pac, una riforma molto attesa e alla quale il partito laburista inglese presta molta attenzione per orientare le proprie politiche sui temi dell'agricoltura e dello sviluppo. L'incontro, organizzato con il sostegno del gruppo socialista del Parlamento europeo, si inserisce in un periodo molto delicato per il settore agricolo, al quale la nuova Pac deve dare risposte.
"Come nel 2007 e nel 2010, siamo sull'orlo di una nuova crisi dei prezzi alimentari – ha detto De Castro in un passaggio della sua relazione, spiegando che quello attuale è un momento cruciale per la riformaIl 12 settembre prossimo, quando saranno pubblicati i nuovi dati dell'Usda, il Dipartimento americano per l'agricoltura, probabilmente sapremo se ci si prepara alla terza crisi di questo tipo in cinque anni. La nuova Pac deve adottare gli strumenti necessari per affrontare questo scenario di instabilità".
Il presidente De Castro ha elencato i principali punti da migliorare per avere una Pac realmente vicina ai cittadini e agli agricoltori. I relatori stanno lavorando sodo discutendo i circa 7.000 emendamenti arrivati in Commissione per arrivare ad una soluzione condivisa. "Il tempo è limitato - è la conclusione di De Castro – Posso confermare l'impegno a fare tutto quanto è nelle nostre possibilità per poter dare, prima possibile, all'Unione Europea un nuovo quadro giuridico, politico ed economico per affrontare adeguatamente le sfide alimentari e l'agricoltura del futuro".