"Il parere della Corte dei Conti europea sull'impostazione della riforma dell'Ocm vitivinicolo, che mette in evidenza l'importanza di misure per far crescere la competitività del vigneto europeo ci trova, in linea di massima, d'accordo". Questo il commento di Piergiovanni Pistoni, presidente della Federazione nazionale vino di Confagricoltura, alla relazione della magistratura finanziaria dell'Ue che si è espressa sulla riforma dell'organizzazione comune del mercato vitivinicolo.

Confagricoltura concorda con molti dei punti specifici sollevati dalla relazione della Corte, in particolare quando invita a fornire una stima dell'equilibrio tra domanda e offerta in base a dati aggiornati, ma anche quando raccomanda di evitare l'estirpazione di vigneti ammodernati, con criteri aggiuntivi legati ai vigneti stessi e non solo all'agricoltore. "Soprattutto riteniamo fondamentale procedere ad una più precisa definizione delle operazioni di ristrutturazione ammissibili – osserva Pistoni - e in particolare di quelle consentite a titolo di miglioramento delle tecniche di gestione dei vigneti".

L'Organizzazione degli imprenditori agricoli, mentre ribadisce il proprio fermo no alla liberalizzazione degli impianti vitati perché destabilizzerebbe il settore vitivinicolo, ricorda che, in Europa, nel periodo 2012/2013, verranno estirpati 160.000 ettari di vigneti, ristrutturandone e convertendone 177.000.

"Un importante investimento per modernizzare il settore, mantenere la varietà dei vini migliorandone la qualità, ma a cui non possono mancare le risorse per completare un percorso già avviato e di difficile compimento – conclude il presidente della Federazione vino di Confagricoltura -. E' necessario però riuscire, come del resto raccomanda la Corte, a dosare in modo appropriato le politiche di settore, non tralasciando il valore della promozione e di misure di rilancio dei consumi anche nei Paesi Ue".