Continua la crescita della domanda di prodotti biologici confezionati nella Grande distribuzione organizzata: secondo i dati del panel delle famiglie Ismea/GFK-Eurisko, l'anno scorso i consumi domestici sono cresciuti dell'8,9% in valore.

Il trend positivo, iniziato dal 2005, è dunque proseguito anche nel corso di un anno, il 2011, particolarmente segnato da un inasprimento della crisi economica, e ha interessato tutte le aree geografiche.

Sono aumentati in particolare gli acquisti nel Nord Ovest (+12,5%), mentre più limitato è stato l'incremento nel Nord Est (+2,4%). Sono cresciuti inoltre dal 10% al 19% circa i consumi nel Centro-Sud, anche se in associazione a valori di mercato ancora contenuti.

Per quanto riguarda la tipologia dei prodotti, in ottima crescita i prodotti lattiero caseari (+16,2%), le uova (+21,4%) e i biscotti, i dolciumi, gli snack e le bevande analcoliche, tutti in aumento uguale o superiore al 16%.

"Il trend di spostamento dei consumi alimentari verso il biologico ormai è consolidato, anche se con un andamento che nel primo trimestre del 2012 ci risulta in lieve rallentamento" commenta Paolo Carnemolla, presidente di FederBio, che aggiunge: "Questo trend è ben supportato dalle performance nel canale specializzato, che secondo le nostre rilevazioni sono migliori rispetto a quelle registrate nella Gdo". 

"I dati contrastanti sull'andamento delle categorie segnalano invece i limiti delle politiche attuate da molte catene della Gdo nell'assortimento e nella gestione dei prodotti bio nei punti vendita - continua Carnemolla - mentre la netta preferenza dei consumatori verso i prodotti 'freschi', anche di origine animale, conferma l'attenzione dei consumatori verso la salubrità dei prodotti e verso il benessere animale. Considerato che nella Gdo i prodotti bio sono spesso presenti con assortimenti molto ridotti i dati del panel confermano l'enorme potenziale di diffusione che i prodotti biologici hanno nella distribuzione moderna".