E' un'agricoltura premiata (poco) e al contempo penalizzata (molto) quella descritta dai quotidiani in edicola in questi giorni dopo le decisioni del Governo Monti, impegnato nel difficile equilibrio fra sviluppo e nuove entrate. Mentre “Il Giornale” del 2 marzo e così pure “Avvenire” del giorno seguente salutano con favore la vendita dei terreni demaniali ai giovani agricoltori, “Il secolo XIX” del 4 marzo denuncia gli effetti negativi dell'applicazione dell'Imu sui fabbricati agricoli. Come se non bastasse, avverte “Il Sole 24 Ore” del 5 marzo, l'abrogazione della norma che esclude l'imponibilità Ici ai fabbricati rurali potrebbe far scattare un effetto retroattivo dell'Ici stessa. E sarebbe un'altra mazzata per l'agricoltura. Siamo di fronte a una miscela di disattenzione e stangate fiscali all'indirizzo dell'agricoltura, questo il parere espresso dal “Corriere della Sera” del 6 marzo. Dure le critiche mosse dalle colonne de “La Padania” dell'8 marzo nei confronti del decreto “semplificazioni” che per l'agricoltura si traducono solo in “complicazioni”. E nemmeno si può contare sugli effetti benefici dei contratti scritti e delle scadenze a 30 e 60 giorni per i pagamenti decisi dal decreto “liberalizzazioni”. Il contratto scritto, anticipa “Il Sole 24 Ore” del 7 marzo, slitta di sette mesi e ancora su “Il Sole 24 Ore” si avanza il sospetto che le norme sui termini di pagamento siano inapplicabili. In ultima analisi restano solo le tasse, che stanno mettendo in forse il “miracolo agricolo”, come vengono definiti dalle pagine del “Corriere della Sera” del 6 marzo i buoni risultati del comparto agroalimentare.

 

Ma l'industria “tira”

Che il settore dell'agroindustria abbia conseguito risultati inattesi in questa stagione di crisi economica generalizzata lo mette in evidenza “Il Giorno” del 4 marzo parlando delle assunzioni che in questo comparto hanno fatto segnare un più 10%. Un andamento positivo che viene confermato dall'analisi della fondazione NordEst della quale riferisce “Il Sole 24 Ore” del 7 marzo. In tema di industrie del settore agroalimentare c'è da segnalare il servizio pubblicato sul settimanale “Gente” in edicola il 4 marzo a proposito di Inalpi, azienda casearia del cuneese che sta ottenendo buoni risultati. Verso la conclusione la “guerra delle arance” della quale si parla su “L'Unità” del 6 marzo e che vede contrapposti Coca Cola e i produttori calabresi. Le arance di Rosarno, si legge il giorno seguente su “Avvenire”, continueranno ad essere utilizzate per le produzioni a marchio Fanta, un argomento che viene approfondito anche in questo numero di Agronotizie. Restano invece le preoccupazioni per gli accordi di libero scambio fra Ue e Marocco. Se ne parla su “Avvenire” dell'8 marzo con un'intervista a Gerardo Diana.

 

Il vino tra bisticci e fiere

Occhi puntati anche sulle agroindustrie del settore enologico, come nel caso di “Italia Oggi” del 3 marzo che dedica un servizio alle innovazioni tecnologiche adottate nei vigneti Antinori per la sfogliatura di precisione. Restiamo nel mondo del vino con la vicenda raccontata da “Il Sole 24 Ore” del 3 marzo a proposito delle discussioni sui confini del moscato d'Asti che vede contrapposti il Consorzio di tutela con il gruppo Zonin. Nessun problema invece per il Chianti con il rinnovo del consiglio direttivo del Consorzio che raccoglie il plauso di “Repubblica” del 5 marzo. Per il vino è poi stagione di incontri fieristici, a iniziare dalla mostra che si è svolta a Dusseldorf e della quale offre qualche anticipazione “La Stampa” del 4 marzo. Poi sarà il turno, a fine mese, del Vinitaly di Verona del quale scrive “Il Sole 24 Ore” dell'8 marzo evidenziando i buoni risultati del settore sul fronte dell'export.

 

Bio e Ogm

A proposito di fiere, “Italia Oggi” del 3 marzo riferisce dell'apprezzamento riscosso dalle produzioni biologiche italiane in occasione del Biofach di Norimberga.  Mentre in Europa le produzioni biologiche continuano a mietere buoni risultati, nel mondo si assiste ad un avanzare delle coltivazioni Ogm che hanno forte sviluppo in Brasile, Usa e Cina. E' questa un'analisi che viene proposta dalle pagine de “Il Sole 24 Ore” del 3 marzo. In Europa le produzioni Ogm rappresentano solo lo 0,1%, ma non per questo il settore delle tecnologie avanzate viene trascurato. Se ne ha conferma su “Italia Oggi” del 3 marzo dove si ricorda che c'è tempo sino al 13 maggio per inviare le domande per ottenere aiuti ai progetti per l'agroalimentare hitech. Per l'innovazione, in questo caso legata al settore olivicolo, sono poi disponibili fondi per 1,6 milioni di euro, come si può leggere su “Il Denaro” del 6 marzo. Sguardo dunque sul futuro, ma senza dimenticare il passato, questo il messaggio che si può leggere dalle iniziative legate alla banca del germoplasma descritte da “Il Sole 24 Ore”. In aiuto alla banche del germoplasma arrivano i ghiacciai delle isole Svalbard, sotto ai quali, stando a quanto scrive il mensile “Espansione”, sono conservati milioni di semi di piante di interesse alimentare. E speriamo non ci sia bisogno dei ghiacciai eterni per conservare il patrimonio genetico delle nostre palme, alle prese con gli attacchi del Punteruolo rosso e a rischio scomparsa come teme “Il Mattino” del 7 marzo.

 

Quote e multe

Non si estinguono invece i problemi (e le polemiche) per le quote latte e per le multe, con “Italia Oggi” che il 3 marzo parla di un “inconfessabile aiuto” con la riapertura dei termini per la rateizzazione anche nei confronti degli allevatori che hanno contenziosi aperti. E per “La Provincia Pavese” del 7 marzo ora dovranno pagare anche i “furbi”. Sui tanti problemi vissuti dagli allevatori che producono latte c'è persino chi ha pensato bene di scrivere un libro dal titolo indovinato: Il latte macchiato. Una recensione si può leggere su “La discussione” del 4 marzo.