Ammontano a 552 milioni di euro i contributi pubblici che devono essere erogati attraverso i Programmi di sviluppo rurale entro il prossimo 31 dicembre, per non subire penalizzazioni finanziarie da parte dell’Unione europea attraverso l’applicazione della regola nota come “disimpegno automatico”.

Tra i programmi che destano maggiori preoccupazioni vi sono quelli di Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia, Campania e Lazio, con importi a rischio disimpegno che vanno da 105,7 milioni di euro della Puglia, a 15,2 milioni di euro del Lazio.

All’obiettivo di spesa di 552 milioni di euro, corrispondono 320,2 milioni di euro di fondi comunitari, che rischiano di essere restituiti alle casse comunitarie.

Questo è quanto emerge dal rapporto mensile redatto dalla Rete rurale nazionale, disponibile sul sito www.reterurale.it.

“Nonostante gli sforzi compiuti in questi mesi, permangono – commenta il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Giancarlo Galan – ancora notevoli difficoltà per il raggiungimento dell’obiettivo minimo previsto che, in queste poche settimane, spero possa essere superato da tutte le Regioni”.

“Non riesco ad immaginare, infatti, in un contesto di grandi difficoltà finanziarie, di approcciare – conclude il ministro – al negoziato sul futuro della Pac, che sta per entrare nel vivo, con una performance negativa sullo sviluppo rurale”.