L’ultima rilevazione della spesa dei Programmi di sviluppo rurali italiani, effettuata al 30 settembre 2010 dalla Rete rurale nazionale, evidenzia che la spesa aggiuntiva da realizzare entro il 31 dicembre 2010, per evitare ogni tipo di penalizzazione da parte della Commissione europea, si è ridotta a 646,1 milioni di euro, a cui corrisponde una quota comunitaria a rischio disimpegno pari a 368,9 milioni di euro.

“Ricordo, in proposito, che alla fine del primo semestre 2010, la quota a rischio disimpegno era pari a 935,3 milioni di euro (in termini di spesa pubblica), corrispondente a 520,5 milioni di euro di sola quota comunitaria. Si è assistito ad una netta inversione di tendenza, rispetto alle scarse performance registrate nel primo semestre di quest’anno”, come commenta il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan.

Le ragioni di questo andamento certamente più favorevole sono diverse, le principali sono le seguenti: in primo luogo, una maggiore responsabilizzazione delle Regioni, con cui il Mipaaf ha condiviso le iniziative più opportune da intraprendere. Grazie all’ausilio della Rete rurale nazionale, sono state infatti rafforzate le postazioni di assistenza tecnica presso le Regioni più in difficoltà, in modo da velocizzare l’istruttoria delle numerose domande di aiuto giacenti.

“In accordo con le Regioni ed Agea, abbiamo snellito le procedure di controllo delle domande relative alle misure a superficie, consentendo la ripresa dei pagamenti, tutt’ora in corso, relativi alle annualità 2008, 2009 e 2010.

Abbiamo poi condiviso con Abi e Ania una serie di iniziative finalizzate ad agevolare l’accesso al credito da parte delle aziende agricole e a velocizzare il rilascio delle garanzie fideiussorie, necessarie per l’erogazione degli anticipi sui premi comunitari richiesti agli Organismi pagatori".

"Inoltre, per migliorare – conclude il ministro – il livello di conoscenza degli strumenti finanziari attivabili attraverso i Psr, sempre in collaborazione con Abi, è stata programmata una campagna informativa dedicata alla rete del credito che toccherà tutte le Regioni meridionali”.

Grazie a queste iniziative, anche sulla base dei dati confortanti che stanno arrivando dalle Regioni, che vengono sollecitate ormai quotidianamente dagli uffici del Mipaaf, il livello di spesa necessario per superare il disimpegno dovrebbe essere raggiunto entro i tempi fissati dalle norme comunitarie.

Per ogni ulteriore informazione riguardo alla spesa e alla programmazione dei Psr italiani e comunitari è possibile consultare il sito www.reterurale.it.