E' ancora la crisi dei campi a tenere alta l'attenzione dei quotidiani sui temi dell'agroalimentare. Impietosi i dati riportati da “Il Sole 24 Ore” dell'8 maggio che parlano di un crollo del 36% del reddito degli agricoltori, che sebbene diluito in nove anni resta un dato assai preoccupante. Non stupisce allora che negli ultimi dieci anni, come riporta il quotidiano francese “Les Echos”, in Europa il numero degli agricoltori in attività si sia ridotto di un quarto. Della caduta dei redditi degli agricoltori si occupa anche “Avvenire” dell' 8 maggio, mentre dalle colonne de “La Nazione” del 7 maggio arriva la proposta lanciata da Cia di seguire l'esempio americano con le assicurazioni che coprono il rischio di crollo dei mercati. In tema di difficoltà dei mercati interviene su “Italia Oggi” anche il presidente del Cogeca, Paolo Bruni, che chiede di riequilibrare la catena del valore. Gli fa eco il presidente della commissione Agricoltura, Paolo De Castro, che firma sulle pagine de “Il Sole 24 Ore” dell'11 maggio un articolo nel quale afferma la necessità di assicurare agli agricoltori una maggiore stabilità dei redditi. E non si può aspettare il 2013 con la riforma della Pac, occorre che Bruxelles intervenga già ora.

 

Apre Cibus

E' crisi, dunque, ma non mancano segnali che inducono a all'ottimismo, complice forse l'apertura in questi giorni di Cibus, il salone di Parma dedicato all'agroalimentare. Ed è da Cibus, scrive il “Corriere della Sera” del 10 maggio, che riparte il progetto per sviluppare il nostro export. Dello stesso argomento si occupa anche “Il Resto del Carlino” con un'intervista a Elda Ghiretti, “Cibus manager” dell'ente fieristico parmense. Una conferma del miglioramento dell'export agroalimentare si può leggere su “Italia Oggi” dell'11 maggio. A valorizzare le nostre produzioni arriva una nuova istituzione, Accredia, che si occuperà di garantire, come scrive “Italia Oggi” dell' 8 maggio, tutte le certificazioni. Per svilupparsi sui mercati internazionali occorre però contrastare il falso made in Italy, argomento affrontato da “Il Corriere della Sera” del 10 maggio. Ogni anno, ricorda “Il Sole 24 Ore” del 9 maggio, le contraffazioni ai nostri prodotti agroalimentari ci costano ben 60 miliardi di euro. Ed è ancora “Il Sole 24 Ore” che riporta alcuni dati sull'andamento dell'export in questo settore, con qualche incoraggiante segnale di ripresa, dati confermati nello stesso giorno anche da “La Stampa”.

 

Ancora totoministri?

Le cronache di questi ultimi giorni, con le dimissioni del ministro Claudio Scajola, hanno dato spazio anche alle voci di un possibile passaggio di “poltrone” al ministero dell'Agricoltura. Se ne è parlato su “Il Sole 24 Ore” del 7 maggio (Bossi vuole l'agricoltura), ma nello stesso giorno dalle colonne de “L'ArenaGalan ha confermato la volontà di restare al suo posto e quasi a dar sostanza a queste dichiarazioni è arrivata la firma del ministro per sbloccare i fondi Ue destinati allo zucchero. Se ne parla su “Il Resto del Carlino” del 10 maggio, una notizia che era stata anticipata l'8 maggio da “Italia Oggi”.

 

Ogm e Mas

I molti argomenti di questa settimana hanno messo in secondo piano le polemiche sulle semine Ogm che avevano occupato le cronache nella settimana precedente. Semine che forse non sono nemmeno avvenute come sostiene “Il Messaggero Veneto” del 6 maggio. Intanto spunta la controproposta dei “mas” (marker assisted selection), una biotecnologia sostenuta dal movimento no-ogm. Se ne parla su “Terra” del 6 maggio e nello stesso giorno anche su “Il Giornale”. Si torna a parlare anche del libro “Pane e bugie” con un intervista all'autore, Dario Bressanini, ospitata su “Avanti” dell'8 maggio che racconta le molte false tesi che riguardano i cibi che si mettono sul piatto, Ogm compresi. L'importante, ricorda “Nova” (il dorso scientifico de Il Sole 24 Ore), è non fermare la ricerca, perché solo l'innovazione potrà sfamare in futuro il mondo. Un problema, questo della fame, che riguarda già oggi un miliardo di persone, come denuncia dalle pagine di “Repubblica” dell'11 maggio il direttore generale della Fao, Jacques Diouf

 

Allevatori sul tetto

Per gli allevamenti continua la “guerra delle quote” sfociata questa volta in una vistosa manifestazione sui tetti dell'Avepa, l'agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura, dove si sono asserragliati nei giorni scorsi alcuni allevatori in segno di protesta. La cronaca si può leggere sul “Gazzettino” dell'8 maggio e sul “Mattino di Padova”. Ma proteste o meno le multe dovranno essere pagate, si legge su “Italia Oggi” del 7 maggio che riporta alcune dichiarazioni di Galan a proposito dei presunti errori nei calcoli delle quote latte. Intanto i mercati caseari fanno registrare buone performance nell'export. I dettagli si possono leggere su “Il Sole 24 Ore” del 10 maggio ed è ancora “Il Sole 24 Ore” che in un'intervista al presidente del Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai, illustra i progetti per migliorare le esportazioni di questo formaggio e del suo “cugino” Grana Padano.