"Quella de L'Aquila è la svolta cruciale che interseca definitivamente le soluzioni dei problemi agricoli con la stabilità, sociale e politica del pianeta. Abbiamo messo a disposizione della presidenza del G8 il documento condiviso da tutti i partecipanti alla prima sessione G8 dei ministri dell'Agricoltura svoltasi ad aprile a Cison di Valmarino.  E il messaggio che è passato, e che ha fatto sì che tutti i partecipanti si trovassero d’accordo sulle questioni di fondo, firmando sette documenti conclusivi, è che per risolvere i grandi nodi della politica e dell’economia internazionale non basta avanzare soluzioni tecniche, ma bisogna trovare principi condivisi che guidino il nostro agire, quella bussola ideale e di valori che già Benedetto XVI ha indicato nell’ultima enciclica. Ne è esempio la Dichiarazione sulla sicurezza alimentare firmata da 40 delegazioni che incardina le linee guida presenti nel documento del vertice agricolo”.
Così il ministro delle Politiche alimentari e forestali Luca Zaia, all’indomani della chiusura del Vertice G8 dei Capi di Stato e di Governo dell’Aquila.
“Già nel documento di Cison – ha detto Zaiaavevamo ribadito che per combattere fame e povertà non è più sufficiente erogare aiuti a pioggia. Occorre rimettere al centro l’agricoltura, aumentando la produzione agricola e migliorando la qualità delle produzioni. Solo così si dà a tutti la possibilità di avere accesso ad alimenti salubri e nutrienti. Questo concetto viene ripreso nella dichiarazione dell’Aquila, che eroga la necessità di potenziare lo sviluppo rurale attraverso un maggiore sostegno alla ricerca, all’innovazione, all’istruzione e alla creazione di infrastrutture nelle aree rurali.”

“A Cison, come a L’Aquila
– ha continuato il ministro –, sono gli agricoltori a tornare protagonisti del settore agricolo. A Cison, come a L’Aquila, si vuole puntare sui piccoli coltivatori, sulle famiglie agricole, sulle donne, sui giovani, per una agricoltura sostenibile che difenda le identità produttive e si sviluppi in armonia con l’ambiente e nel rispetto della biodiversità. Si ribadisce l’impegno a studiare i fattori che possono incidere sulla volatilità dei prezzi e a lottare contro ogni forma di speculazione sul cibo. Il valore che abbiamo espresso nel documento del Vertice agricolo, e che trova eco nella Dichiarazione de l’Aquila, è che la terra, e i frutti della terra, non sono una merce come un’altra”
“Aumento della produzione agricola, sviluppo delle economie agricole regionali e familiari, aiuti al microcredito, potenziamento delle competenze e delle infrastrutture, miglioramento nella gestione delle risorse idriche, riforma delle istituzioni internazionali, monitoraggio dei prezzi: questi alcuni degli strumenti operati con cui combattere la fame e garantire la sicurezza alimentare. Dietro tutto questo c’è la volontà, finalmente condivisa dai principali leader mondiali, di rimettere al centro dell’agenda i temi etici e da quelli farsi guidare nelle scelte politiche”.
 
Dal G8 da poco concluso partirà anche l'iniziativa sulla sicurezza alimentare: i paesi si impegneranno a mettere a disposizione per il programma 20 miliardi in tre anni.
"I mercati aperti sono cruciali per la crescita e lo sviluppo, ancora di più in un periodo di crisi". Lo si legge ancora nel documento finale nel quale i partecipanti hanno riaffermato la loro determinazione a "resistere al protezionismo".
Infino è stato siglato dai Paesi africani, e da Aie, Banca mondiale, Fmi, Ilo, Ocse, Omc e Onu, l'accordo di partenariato sull'acqua. Nella dichiarazione si afferma la determinazione "a costruire una partnership più forte tra Paesi africani e quelli del G8 per allargare l'accesso all'acqua e all'igiene pubblica, basata sui principi della responsabilità condivisa".
 
Il direttore generale della Fao Jacques Diouf (in foto) ha accolto con soddisfazione lo stanziamento di 20 miliardi di dollari per l'Iniziativa sulla sicurezza alimentare, come un incoraggiante cambio delle politiche in favore dei poveri e degli affamati. Diouf ha affermato che "la dichiarazione congiunta de L'Aquila testimonia un apprezzabile spostamento verso politiche di sostegno all'autosufficienza alimentare dei poveri e degli affamati"
 
"La scelta di investire sulla centralità dell'agricoltura ha un effetto moltiplicatore sullo stanziamento deciso per il piano sulla sicurezza alimentare di venti miliardi di dollari in tre anni, con effetti sulla stabilità sociale e sulla crescita economica". Lo ha detto il presidente della Coldiretti Sergio Marini, sottolineando che "gli aiuti alimentari sono necessari, ma non possono bastare ed è importante la decisione di investire nell'agricoltura delle diverse realtà del pianeta". "Le conclusioni del vertice sottolineano – fa notare Coldiretti - che devono avere priorità nell'agenda politica 'la sicurezza alimentare, l'alimentazione di qualità e l'agricoltura sostenibil', ma viene anche garantito il supporto 'all'attuazione di piani e strategie agricoli nazionali e regionali attraverso processi di coordinamento guidati dagli stati'".
"Alle agricolture di tutto il mondo - ha proseguito Marini - devono essere garantiti credito e investimenti adeguati se si vuole continuare a sfamare una popolazione che aumenta vertiginosamente, si devono applicare regole chiare per evitare che sul cibo si inneschino speculazioni, occorre garantire trasparenza e informazione ai consumatori. Gli effetti disastrosi della crisi economica confermano che il cibo non è una commodity qualunque e per questo sono necessarie politiche specifiche per mantenere viva e sviluppare l'agricoltura".
 
“Speriamo che gli impegni presi a L’Aquila si traducano al più presto in atti realmente concreti”. Così il presidente della Cia - Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi commenta la dichiarazione finale del “G8” su sviluppo e Africa nella quale si sottolinea, particolare, l’esigenza di porre ''l'agricoltura e la sicurezza alimentare al centro dell'agenda internazionale ''.
“Queste affermazioni - ha aggiunto Politi - vengono accolte con grande soddisfazione e ciò dimostra la validità sia delle conclusioni del G14 degli agricoltori organizzato dalla Cia in collaborazione con la Fipa (Federazione internazionale dei produttori agricoli) che quelle del G8 dei ministri dell’Agricoltura, nelle quali si sottolineava l’esigenza di più agricoltura per sconfiggere lo spettro drammatico della fame". 
“Per questa ragione -sostiene il presidente della Cia- condividiamo alcuni passaggi della dichiarazione del ‘G8’ quando si afferma che è indispensabile creare le condizioni per intensificare il commercio globale e l'investimento, ponendo la crescita mondiale su un percorso più solido e minimizzando l'impatto della crisi sulle popolazioni vulnerabili." 
“Troviamo importante che per quanto riguarda la sicurezza alimentare, i leader si sono impegnati a promuovere gli investimenti nell'agricoltura, attraverso lo sviluppo dell'assistenza, e con particolare attenzione ai piccoli agricoltori, al miglioramento dell'accesso alla conoscenza tecnologica e scientifica''.
 
Confagricoltura "appoggia la strategia della sicurezza alimentare disegnata tra Cison di Valmarino e L'Aquila". "L'architettura allargata del vertice ha dato i suoi frutti e si è rivelata vincente - ha commentato il presidente Federico Vecchioni - consentendo di raggiungere un'intesa solida, che ora potrà essere tradotta in atti concreti".
Degno di not,  secondo Confagricoltura, l'impegno finanziario per il sostegno agli investimenti in agricoltura, dove occorrono più ricerca, tecnologia ed innovazione nei processi produttivi per garantire cibo e acqua a sufficienza. "E' un percorso - ha proseguito Vecchioni - nuovo e giusto per affrontare il nodo dello sviluppo agricolo. Puntando sulla capacità produttiva, invece che sugli aiuti alimentari, si promuove l'autoapprovvigionamento stabilizzando i mercati e i rapporti tra i protagonisti delle filiere". "Notevole anche - evidenzia l'organizzazione  - il passaggio che sblocca dopo un anno di impasse il negoziato del Wto. Il capitolo agricolo è quello sul quale ci si è arenati nel luglio del 2008. Ora le trattative riprenderanno con rinnovato vigore partendo proprio da lì".