Riforma Ocm vino: avanzano i lavori a Bruxelles
A Bruxelles i lavori sulla riforma avanzano con grande lentezza. Decisivi gli incontri tecnici di dicembre
Consiglio
Dopo la riunione dei ministri agricoli dei 27 Stati membri, riunitisi in Consiglio a Bruxelles il 26 e 27 novembre la situazione appare molto difficile. Restano distanti le posizioni sui punti più importanti del negoziato: liberalizzazione degli impianti, zuccheraggio e gestione delle dotazioni finanziarie nazionali. Tra i punti su cui c'è accordo: il regime di estirpazione, l’inclusione delle indicazioni geografiche nel regolamento orizzontale relativo a Dop e Igp e la definizione del ruolo delle organizzazioni di produttori. Il nuovo regime sarebbe ridotto nel numero degli ettari/obiettivo (200.000 contro i 400.000 della proposta iniziale) e degli anni di applicazione, da 5 a 3, e verrebbe aumentato il premio: il 20% in più nel primo anno, il 10% nel secondo e verrebbe mantenuto lo stesso ammontare previsto dalla proposta iniziale per il terzo anno. Le modifiche riguardano la flessibilità nel limitare la misura da parte dei singoli Stati per motivi ambientali e di salvaguardia del potenziale produttivo nazionale. Lo Stato membro potrà (facoltativo) interrompere il regime quando le domande di estirpazione porterebbero a una perdita oltre l’8% della superficie vitivinicola nazionale (o il 10% su base regionale). Verrebbe aumentato dal 2 al 3% il limite previsto perché lo Stato membro possa limitare le superfici estirpate per motivi ambientali. Il mese di dicembre vedrà lo svolgimento di alcuni gruppi tecnici decisivi in vista dell’accordo finale.
Parlamento europeo
La Commissione agricoltura del Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza,ì la relazione dell’onorevole Giuseppe Castiglione sulla riforma dell’Ocm Vitivinicola. La novità è la proposta sulla gestione della liberalizzazione degli impianti, che viene respinta in quanto tale. Gli eurodeputati chiedono un’esclusione dal regime nel caso venga applicato, dei vini ad indicazione geografica. Per i vini da tavola prevedono uno slittamento della decisione al 2012. Per l’estirpazione, il sistema proposto prevede un’applicazione ritardata di un anno e applicabile su 3 anni, contro i 5 della proposta della commissaria Fischer Böel. Sullo zuccheraggio il Parlamento chiede il mantenimento dello staus quo. Resta obbligatoria la distillazione dei sottoprodotti. La Commissione dice “no” alla proposta di inserire in etichetta l’anno ed il vitigno. Il Parlamento, che si riunirà in sessione plenaria a metà dicembre, dovrebbe approvare la relazione. (Fonte: Europe Direct-Carrefour del Veneto)

"Helth Check": i dettagli della comunicazione della Commissione
La Commissione europea ha presentato la comunicazione sull’atteso controllo dello stato di salute della Pac. Ecco in sintesi i dettagli del documento:
Pagamento unico
La Commissione europea propone una sempre maggiore applicazione del disaccoppiamento totale, pur salvaguardando alcuni settori sensibili in cui il parziale rimane ancora fondamentale per il mantenimento di certe produzioni. Lascia agli Stati membri la possibilità di optare per forme di ridistribuzione di risorse dai produttori “storici” a tutti gli agricoltori.
Rafforzamento del “secondo pilastro” della Pac
Come unica soluzione possibile si prevede di aumentare la dotazione delle risorse destinate alle misure dello sviluppo rurale incrementando la
modulazione obbligatoria dall’attuale 5% al 13% entro il 2013.
Limiti di pagamento minimi e massimi
La Commissione sta riflettendo sull’introduzione di forme di “limitazione dei pagamenti” ai livelli più bassi così come a quelli più elevati.  Si prefigura (quale esempio) un plafonamento graduale e progressivo degli importi percepiti che potrebbe assumere la seguente forma: -10% per importi oltre 100 mila euro; -25% per importi oltre 200 mila euro; -45% per importi oltre 300 mila euro. Verso il basso si ipotizza la fissazione di un livello minimo di pagamenti per anno e/o la fissazione di una superficie minima a livelli più elevati di quelli attuali.
Strumenti di gestione dei mercati
La Commissione propone una riflessione sugli strumenti di gestione dell’offerta per pervenire ad una “rete di sicurezza”. Alcune ipotesi prevedono l’estensione a tutti i cereali, tranne il frumento tenero, della riforma dell’intervento per il mais, l’eliminazione definitiva del set-aside ed un graduale incremento delle quote latte (non vengono indicate cifre sul possibile aumento) che prepari il terreno per un “atterraggio morbido” per la scadenza del regime nel 2015. 
Condizionalità
Si propone di intervenire sugli impegni di condizionalità escludendo provvedimenti tra i Criteri di gestione obbligatori non rilevanti rispetto agli obiettivi della condizionalità e di esaminare – ed emendare – la lista degli impegni.
Cambiamento climatico, bioenergie e gestione delle acque
La Commissione propone che nell’ambito del rafforzamento delle misure di sviluppo rurale siano previsti incentivi per combattere il cambiamento climatico e che i requisiti di condizionalità possano risultare utili. Si rende necessario una migliore gestione delle acque. Nell’ambito dello sviluppo rurale devono trovare spazio incentivi per i biocarburanti di seconda generazione. Infine, va svolta una valutazione sull’efficienza del regime di incentivazione per le coltivazioni energetiche (45 euro/ha) alla luce degli andamenti di mercato e degli obiettivi prefissati in termini di energie rinnovabili. Le proposte di regolamento dovrebbero essere predisposte entro la primavera del 2008, l’approvazione dei regolamenti perfezionata entro la fine del 2008. Anche il Parlamento europeo sta preparando il proprio parere sul controllo dello stato di salute della Pac. La proposta non é ancora pubblica, ma dalle prime indiscrezioni emerge che la novità più importante sarebbe il rifiuto totale di plafonamento e modulazione come proposti dalla Commissione. Goepel propone una modulazione progressiva che trasferisca percentuali maggiori al 5% previsto nella Pac attuale sulla base degli aiuti percepiti. Lo schema sarebbe il seguente: aumento della modulazione dell’1% per le aziende che percepiscono più di 10.000 euro e un ulteriore punto supplementare per le aziende sopra i 100.000, 200.000 e 300.000 euro. Positivo il giudizio su questioni chiave della health check: abolizione di quote latte, set-aside, premio alle colture energetiche e la revisione dell’articolo 69. Il parere dovrebbe essere adottato nella prossima primavera. Per maggiori informazioni: http://ec.europa.eu/agriculture/healthcheck/index_fr.htm (Fonte: Europe Direct-Carrefour del Veneto)

Ridotto il premio alle colture energetiche
La Commissione ha adottato e pubblicato il regolamento che prevede la riduzione del premio alle colture energetiche per il 2007. In conseguenza, considerato che rispetto ai 2 milioni di ettari ammissibili, le superifici coltivate a colture energetiche nel 2007 sono state 2.843.000ha, l’aiuto sarà ridotto da 45 a 31.65 euro/ha. (Fonte: Europe Direct-Carrefour del Veneto)

Ancora caldo il dossier Ogm
Ha fatto notizia la posizione del ministro tedesco, fino ad ora neutro, il quale ha fatto presente la necessità di studiare la possibilità di un blocco temporaneo delle approvazioni future. Si ricorda che la Commissione sta cercando di superare il “no” del Commissario all’ambiente Dimas per l’approvazione di alcuni tipi di mais per l’importazione e coltivazione, della patata Amphlora e per l’abolizione della moratoria austriaca su alcuni Ogm. Decisioni rinviate al prossimo anno, in quanto il Commissario Dimas sarà assente da Bruxelles. Il 21 novembre scorso scadeva il termine fissato a livello di Wto affinché l’Unione europea si uniformasse alla decisione negativa emessa dall’organo arbitrale di Ginevra contro procedure di autorizzazione e moratorie nazionali contrarie alle regole del commercio internazionale. Tale scadenza è stata prorogata all’11 gennaio 2008.  (Fonte: Europe Direct-Carrefour del Veneto)

Prezzi dei cereali
La Commissione propone di sospendere i dazi sull’importazione
La Commissione europea ha proposto di sospendere tutti i dazi sull’importazione dei cereali per la campagna di commercializzazione in corso, che si concluderà il 30 giugno 2008. E'questa la risposta della Commissione alle tensioni e ai prezzi record registrati sui mercati dei cereali in tutto il mondo. Anche se gli attuali livelli di protezione del mercato Ue dei cereali sono relativamente bassi, continuano ad essere applicati dazi all’importazione su alcune varietà di cereali importanti per l’equilibrio del mercato Ue. La Commissione spera che la sua proposta venga approvata dal Consiglio dei Ministri nella sessione che si aprirà il 18 dicembre 2007. (Fonte: ue)

Conferenza di Bali al via tra auspici e divisioni
A Bali il mondo si incontra per preparare un nuovo accordo sulla limitazione delle emissioni di CO2, considerate responsabili del progressivo rscaldamento del pianeta
Mentre l'Europa insiste sulla fissazione di obiettivi vincolanti, gli Stati Uniti vogliono evitare un piano troppo rigido. Paesi con economie emergenti quali Cina e India si preoccupano di non creare ostacoli alla loro crescita economica. In questi giorni, i ministri dell'ambiente e altri leader politici si stanno confrontando sui vari temi della lotta ai cambiamenti climatici. Dieci anni fa era nato il Protocollo di Kyoto, col quale gli Stati più industrializzati si erano impegnati a ridurre le emissioni in media del 5,2% entro il 2012. A Kyoto l'Ue aveva assunto un impegno di riduzione dell'8%. Oggi è chiaro che sono insufficienti a limitare a 2° l'innalzamento della temperatura terrestre. E' importante che il 1° gennaio 2013 entri in vigore un nuovo patto che preveda obiettivi più ambiziosi di riduzione delle emissioni di CO2 e la partecipazione degli Usa e dei Paesi emergenti. Un anno fa l'incontro di Nairobi è terminato senza risultati apprezzabili, ma da allora molto è cambiato: l'Ue si è impegnata a ridurre le emissioni di un quinto (rispetto al 1990) entro il 2020, gli Stati Uniti vogliono partecipare ad un nuovo accordo sotto l'egida dell'Onu, Cina e India si sono rese conto di avere la loro parte di responsabilità nell'evoluzione globale del clima. (Fonte: ue)
 
Semplificazione della Pac
Uno studio dimostra che i costi amministrativi relativi agli obblighi in materia ambientale sono modesti
Secondo una ricerca realizzata per conto della DG Agricoltura dalla Commissione europea in cinque Stati membri (Danimarca, Francia, Germania, Irlanda e Italia) i costi amministrativi relativi all’applicazione da parte degli agricoltori delle normative in materia di tutela dell’ambiente, della salute pubblica e del benessere degli animali sono modesti. Lo studio, in lingua inglese, può essere scaricato alla pagina web:
http://ec.europa.eu/agriculture/simplification/index_fr.htm

Foto by bosela