Il "veto" è legato al ritrovamento di due cinghiali nel sud della Lituania colpiti dal virus della febbre suina africana, virus che con molta probabilità arriva dalla Bielorussia.
Ad affiancare le autorità lituane, sul posto sono arrivati gli esperti veterinari dell'Ue, oltre a quelli di Russia e Bielorussia e dell'Organizzazione mondiale per la salute animale.
Nonostante le precauzioni prese dall'Ue in base alla regola prevista dal Wto della regionalizzazione che blocca le esportazioni dalle regioni a rischio, la Russia ha comunque deciso di sospendere le importazioni di tutta la carne suina di provenienza europea. Bruxelles si è detta pronta a incontrare le autorità di Mosca per trovare una "soluzione ragionevole".
"Le misure prese dall'Ue sono conformi agli standard internazionali - ha dichiarato il commissario Ue alla salute Tonio Borg - per questo faccio di nuovo appello alle autorità russe, a cui ripresenterò la nostra proposta di regionalizzazione, a tenere conto di tutta la documentazione fornita loro, inclusi i risultati delle ispezioni".
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