"La presenza al Fancy Food - sottolinea il direttore dell'Ente di tutela, Riccardo Deserti - di quest'anno è stata particolarmente importante perché ci ha consentito di consolidare i rapporti e perché viene dopo il 2012, un anno in cui le esportazioni negli Usa sono arrivate a 7.200 tonnellate, con un +6,1% rispetto al 2011. Il Parmigiano Reggiano con la stagionatura di 24 mesi è il formaggio che più di tutti incontra il gusto degli americani, ed è su questa strada che occorre lavorare per consolidare le posizioni anche rispetto alla concorrenza di tante imitazioni sia 'americane' che comunitarie e italiane".
Il successo commerciale e la notorietà della grande Dop italiana trascinano però anche il fenomeno delle imitazioni e dell'uso illecito della denominazione. "La missione del Consorzio - spiega al proposito Deserti - è stata utile perché anche a questo Fancy Food sono emersi tanti casi di contraffazioni e di usi a volte impropri e a volte illeciti di denominazioni assonanti al Parmigiano Reggiano, senza contare l'uso del termine 'parmesan', che in Europa è riservato al solo Parmigiano Reggiano”.
"La tutela della denominazione attraverso la lotta alle contraffazioni e abusi - sottolinea Deserti - rappresenterà nei prossimi anni la priorità del Consorzio in questo importante mercato". "Per vincere la battaglia contro la contraffazione e l'italian sounding occorre rapidamente cambiare le regole e rendere più forte la tutela legale, come è stato fatto in Europa. Occorre quindi stimolare - conclude il direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano - il supporto dell'Unione europea, e un concreto banco di prova potranno essere proprio i negoziati bilaterali tra Usa e Ue dei prossimi mesi".
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