Il 20 novembre 2025 al Masaf, il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida ha incontrato la presidente della Giunta Regionale della Sardegna, Alessandra Todde, e il presidente del Consorzio di Tutela del Pecorino Romano Dop, Gianni Maoddi. Nel corso dell'incontro il ministro Lollobrigida e la presidente Todde hanno condiviso la necessità di sostenere la filiera di produzione del Pecorino Romano Dop ognuno secondo le proprie competenze e rasserenare il mercato, dopo i cali di prezzo del formaggio, seguiti all'imposizione del dazio da parte degli Usa del 15%. Il ministro ha confermato la volontà di sostenere la filiera del Pecorino Romano dedicando alcuni acquisti effettuati con il fondo indigenti.

 

Le misure annunciate

Bando indigenti, Fondo di Solidarietà Regionale e Fondo Rotazione della Sfirs, Società Finanziaria della Regione Sardegna: sono questi i tre interventi concordati con il ministro dell'Agricoltura Lollobrigida dal Consorzio di Tutela del Pecorino Romano Dop, insieme alle Regioni Sardegna e Lazio. Sommando i tre interventi la cifra ipotizzata supera i 20 milioni di euro. L'importo sarà definito nel dettaglio dopo gli incontri che il ministro avrà con il terzo settore e annunciato ufficialmente in questa settimana.

 

Lollobrigida, sosteniamo una filiera in difficoltà

"Diamo sempre massima attenzione alle nostre eccellenze e la diamo anche alla filiera del Pecorino Romano, sostenendola in un momento di potenziale difficoltà. Io personalmente e con l'azione del Governo abbiamo chiesto al commissario europeo al Commercio Maros Šefcovic di tentare ogni azione possibile per portare i dazi americani a zero sui nostri prodotti di punta dell'agroalimentare di cui il Pecorino fa certamente parte. Nel frattempo, sosteniamo la filiera concretamente", ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura Lollobrigida.

 

Todde, incontro positivo

"Un incontro positivo", ha commentato all'uscita dal Ministero la presidente Todde. "Abbiamo discusso gli strumenti che la Regione Sardegna ha messo disposizione per affrontare il tema dei dazi degli Stati Uniti, che sono il primo mercato del nostro pecorino, segmento importante dell'economia sarda. C'è collaborazione con il Ministero dell'Agricoltura per fare in modo che questi strumenti si possano riverberare anche sul mercato nazionale. Penso - ha continuato la presidente - che si possa dare un segnale di fiducia soprattutto a produttori e allevatori del Consorzio del Pecorino Romano, che sono quelli che subiscono gli eventuali cali del prezzo. Abbiamo chiarito con tutti gli attori che il nostro obiettivo è proteggere la filiera e che loro non subiscano danni. Abbiamo riscontrato ascolto e concretezza rispetto alle misure che il ministro sta pensando di attuare insieme a noi per proteggere il settore", ha concluso Alessandra Todde.

 

Satta, poste le basi per una risposta concreta

"Sono molto soddisfatto - ha commentato l'assessore dell'Agricoltura della Regione Autonoma della Sardegna Gianfranco Satta -. Abbiamo posto le basi per dare una risposta concreta ai dazi degli Stati Uniti per la filiera del Pecorino Romano e soprattutto per l'anello debole della nostra agricoltura, che sono i pastori. Un passaggio importante che si concretizzerà nelle prossime settimane con interventi puntuali che consentono di dare serenità al mercato e alle nostre famiglie che sono occupate in agricoltura", ha concluso Satta.

 

La situazione di mercato di formaggio e latte

Il Pecorino Romano Dop è il formaggio più colpito dal rialzo dei dazi doganali degli Usa, voluto dal presidente Donald Trump, perché il prodotto tutelato - che ha un mercato importante negli States - era fino alla scorsa estate a dazio zero. Questo perché negli Stati Uniti d'America non si producono formaggi con latte di pecora. E così il passaggio da 0 all'aliquota del 15% ha iniziato a farsi sentire.

 

Se nello scorso mese di luglio il Pecorino Romano Dop era quotato alla Borsa Merci di Milano tra i 12,05 e i 12,10 euro al chilogrammo, nel volgere di pochi mesi il prezzo è sceso decisamente: ieri - 24 novembre 2025 - Borsa Merci Milano ha confermato il prezzo della scorsa settimana, pari a 11,35 euro al chilogrammo sui minimi e 11,45 euro sui massimi, che significa un calo del 5,6% tra i prezzi medi di luglio e fine novembre. 


Un segnale preoccupante, che al momento non ha avuto contraccolpi sul mercato del latte ovino all'ovile in Sardegna, dove il valore della materia prima - rilevato da Ismea - è anzi aumentato di un euro all'ettolitro tra settembre e ottobre, pervenendo ad un prezzo medio da produttore di 146 euro all'ettolitro a fine ottobre, mentre nuovi rialzi si intravedono sulla prima settimana di novembre quando il latte ovino in Sardegna è salito a 147,50 euro all'ettolitro. Ma con i locali di stagionatura colmi di una delle produzioni maggiori degli ultimi anni - 32.572 tonnellate solo tra ottobre 2024 e luglio 2025 - il rischio che l'invenduto possa avere ulteriori e più pesanti ripercussioni sui prezzi di formaggio e latte è elevato. Da qui la decisione di adottare misure protettive preventive.

 

Il bando indigenti

Per quanto riguarda il bando indigenti, che sarà finanziato con fondi nazionali e regionali, le risorse saranno destinate al ritiro di importanti quantitativi di Pecorino Romano Dop da distribuire ad associazioni, enti caritativi e mense solidali in tutta Italia. L'obiettivo è duplice: sostenere le persone in difficoltà e, allo stesso tempo, alleggerire le scorte di magazzino delle aziende sarde, oggi penalizzate dalla riduzione delle esportazioni verso il mercato americano che per il Pecorino Romano rappresenta da sempre il principale sbocco all'esportazione del prodotto. Un prodotto, fra l'altro, amatissimo dagli americani e che, grazie alle industrie di lavorazione, garantisce negli Stati Uniti anche un forte valore aggiunto in termini di economia e occupazione.

 

"Questa misura rappresenta una risposta immediata e concreta a una crisi che rischia di pesare duramente sulle nostre imprese - dice Gianni Maoddi, presidente del Consorzio di Tutela del Pecorino Romano Dop -. Trasformiamo un problema in un gesto di solidarietà e responsabilità sociale, facendo sì che il nostro formaggio diventi strumento di aiuto per chi ne ha bisogno, senza perdere il suo valore simbolico e identitario. Ringrazio il ministro Lollobrigida per la vicinanza costante al comparto e per la sensibilità dimostrata, perché in questo momento è assolutamente indispensabile fare fronte comune contro una misura ingiusta imposta dal Governo americano, e un ringraziamento va anche alle regioni: con questo bando e le altre misure il nostro formaggio - simbolo dell'agroalimentare italiano e pilastro dell'economia delle zone di produzione, con decine di migliaia di famiglie e aziende della filiera - continua a essere valorizzato e, al tempo stesso, contribuisce a un importante obiettivo sociale".

 

Le altre misure

Altrettanto importanti le altre misure annunciate. Il Fondo di Solidarietà Regionale, al momento fermo nelle casse dell'Assessorato dell'Agricoltura della regione Sardegna, sarà sbloccato da una norma del Governo nazionale. Sarà poi anche disponibile il Fondo di Rotazione della Sfirs sotto forma di aiuto alle imprese, oltre a mezzo milione di euro di fondi regionali per la promozione del prodotto.

 

Con questi interventi Governo e regioni avviano dunque una strategia condivisa a sostegno del comparto del Pecorino Romano Dop, simbolo di qualità e identità, confermando così l'impegno a tutelare una delle eccellenze più rappresentative del made in Italy agroalimentare.