"I prezzi dei mangimi fanno segnare rincari (+19%) quasi dieci volte superiori a quelli degli alimentari necessari per apparecchiare la tavola, che crescono solo del 2,3%". E' quanto sottolinea la Coldiretti confrontando i dati dell'Istat sull'inflazione con l'indice dei costi agricoli dell'Ismea

"Il forte aumento - fa notare la confederazione - riguarda praticamente tutti gli animali sia nelle case che negli zoo e nei circhi, ma soprattutto negli allevamenti, dove è sempre più costoso riempire la mangiatoia di mucche e maiali". 

"L'Ismea - ricorda la Coldiretti - ha rilevato, a febbraio 2011, un rincaro medio dei mangimi del 19,3%, con aumenti record per quelli a base di orzo e cruscami (+66,4)". 

"Considerato che si stima siano circa 59 milioni gli animali da compagnia tenuti nelle case degli italiani - rileva l'associazione agricola - si tratta di un andamento che incide notevolmente sui bilanci delle famiglie. Ancora maggiore - prosegue la Coldiretti - è l'incidenza nelle aziende agricole italiane, dove si allevano quasi 600 milioni di animali con la spesa per l'alimentazione che è proprio una delle principali voci di costo. Gli allevamenti di pecore e maiali - conclude la confederazione - in particolare, sono in grave difficoltà, in quanto all'aumento dei costi non ha fatto seguito un aumento dei prezzi di vendita alla stalla".