Diminuiscono nel 2010 gli allevamenti da latte nel Veneto e si contrae in parte la produzione. 

E' questo il dato principale che emerge dalle ultime ricerche sul lattiero-caseario dell'Osservatorio economico di Veneto agricoltura.

Un lavoro che conferma sfortunatamente il trend negativo del settore iniziato con la campagna 2004/2005 (1.203.000 tonnellate prodotti nel 2003/04 e 1.106.000 nel 2009/10). Nonostante ciò il comparto nel Veneto tiene; e si conferma terzo produttore nazionale di latte con una quota pari al 10% (40% la Lombardia e 16% l'Emilia Romagna). 

L'anno scorso è anche cresciuta la media regionale di produzione di latte per azienda, passata dai 1.765 quintali del 2003/2004 ai 2.607 (+60% a Treviso e Venezia). Un dato che, considerato che il numero di aziende è diminuito dalle 6.814 del 2003/04 alle 4.223 del 2009/10, spiega il processo in atto di concentrazione e progressiva industrializzazione rurale nella produzione del latte, mirante al contenimento dei costi e la redditività aziendale. 

Vicenza la provincia regina nel totale della produzione regionale (30%), seguita sul podio da Verona (25%) e Treviso (15%). 

Il valore della produzione 2009 è stato di circa quattrocento milioni di euro pari al 10% di tutto il settore agricolo veneto, in diminuzione rispetto al 2008, dovuto all'andamento negativo del prezzo del latte alla stalla. 

La "mandria" di vacche da latte è composta da poco più di 200mila capi che coprono circa l'11% del totale nazionale. Le razze più presenti in regione sono la Bruna alpina, la Pezzata rossa e, soprattutto, la Frisona italiana che, con quasi 100mila vacche, rappresenta quindi il 50% circa del patrimonio regionale. 

L'indagine di Veneto agricoltura conferma inoltre che la maggior parte del latte veneto viene destinata alla caseificazione, per la produzione di formaggi tipici e a denominazione d'origine.

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