Proseguono le udienze preliminari presso il Tribunale di Milano per il rinvio a giudizio, sia di alcuni produttori che degli amministratori di due cooperative, per la truffa da 100 milioni di euro sugli importi non versati allo Stato dall’aprile 2003 per le quote di latte prodotte in eccedenza.
“Il pubblico ministero, nel chiedere il rinvio a giudizio degli imputati ha dato sostanza giuridica alle preoccupate dichiarazioni di larga parte del mondo produttivo; ed è importante che il Giudice abbia ammesso le Organizzazioni professionali e la Regione Lombardia a costituirsi come parte civile”.
 
Nel sottolineare la gravità delle accuse nel procedimento in atto presso la Procura di Milano, Confagricoltura auspica che fin dalle prossime udienze vi sia la costituzione come parte civile anche dell’Agea-Agenzia per le erogazioni in agricoltura che, al pari dei produttori e delle loro rappresentanze, è stata pesantemente danneggiata dalla messa in atto di comportamenti contrari alla legge.
 
Intanto, fa presente con soddisfazione Confagricoltura, il Tar del Lazio ha continuato ad emettere, nel solco di quanto anticipato con i dispositivi resi noti a metà febbraio, ulteriori sentenze con le quali è stata ribadita la correttezza delle procedure e dell’operato messo in atto dall’Amministrazione in materia di “quote latte“, con particolare riferimento alle modalità di calcolo e notifica ai produttori del prelievo esigibile ai sensi della legge 33/2009.
“Le ulteriori recenti decisioni del Tribunale Amministrativo con cui sono state nuovamente respinte le istanze di annullamento avanzate da una parte di produttori chiudono una partita aperta da troppo tempo”.