È stata completata l'istruttoria per l'assegnazione dei fondi relativi all'annualità 2024-2025 per la "Promozione dei vini nei mercati dei Paesi terzi". Sono stati approvati 16 progetti che coinvolgono oltre cento aziende produttrici di vino italiane che prevedono una serie di iniziative promozionali destinate a valorizzare i prodotti vitivinicoli di eccellenza italiani in circa 20 Paesi esteri, con un investimento complessivo di oltre 66 milioni di euro. Rispetto agli anni precedenti, l'approvazione avviene in tempi utili a consentire un'adeguata programmazione delle attività. Lo ha comunicato il Ministero dell'Agricoltura con una nota ufficiale del 2 ottobre scorso.
"Con questo provvedimento, il Ministero ha destinato tutte le risorse disponibili per l'annualità corrente, pari a oltre 21 milioni di euro. Il nostro obiettivo è quello di migliorare la competitività del settore vitivinicolo attraverso l'apertura, la diversificazione e il consolidamento dei mercati esteri e valorizzare l'export. Il vino italiano è un'eccellenza da difendere e promuovere nel mondo e uno dei simboli più importanti della nostra produzione e della nostra cultura" ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
Più in dettaglio, il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha pubblicato la graduatoria provvisoria dei progetti di promozione nazionali per il settore vitivinicolo ammessi a contributo per la campagna 2024-2025 con la misura della Ocm Vino "Promozione nei mercati dei Paesi terzi".
Confagricoltura, la promozione è uno strumento strategico
Per Confagricoltura si tratta di uno "strumento strategico per le imprese del settore vitivinicolo" che possono ricevere finanziamenti fino al 50% per attività di informazione e promozione dei vini Dop, Igp, dei vini spumanti e dei vini varietali nei mercati extra Ue.
"Le analisi sull'andamento dell'export del comparto negli ultimi dieci anni hanno evidenziato come siano stati proprio i Paesi extraeuropei ad avere contribuito all'aumento della domanda di vino italiano" sottolinea Confagricoltura in una nota. "Lo scenario economico attuale - continua il comunicato - impone uno sforzo notevole per promuovere i nostri prodotti sui mercati terzi che hanno subìto, al pari di quelli Ue, mutamenti importanti in termini di modalità di consumo, preferenze e canali di acquisto".
"Il Masaf, con la pubblicazione, ha mostrato attenzione alle istanze evidenziate da Confagricoltura che si era fatta sostenitrice delle richieste delle imprese in merito a semplificazione, trasparenza e flessibilità. Si apprezzano - sottolinea la Confederazione - anche i tempi di uscita della graduatoria, in quanto riducono il ritardo che le aziende italiane scontavano nei confronti dei concorrenti di altri Stati membri. Con la pubblicazione, le aziende italiane potranno infatti avviare le attività promozionali a partire dal prossimo 16 ottobre".
L'auspicio espresso da Confagricoltura al Masaf è di "rivedere al più presto il testo del Decreto Ministeriale n.331843 (del 26 giugno 2023) che ancora pone dei vincoli stringenti: l'obiettivo è ampliare i margini di azione delle imprese aderenti al bando".
Federvini, apprezzamento per l'attenzione del Masaf
La notizia della pubblicazione della graduatoria è stata accolta positivamente da Federvini, la Federazione Italiana Industriali Produttori, Esportatori ed Importatori di Vini, Acquaviti, Liquori, Sciroppi, Aceti ed affini, fortemente impegnata nel promuovere il riconoscimento di queste componenti fondamentali del settore agroalimentare italiano.
"Ancorché provvisoria, la graduatoria pubblicata merita di essere accolta con favore. Federvini apprezza l'attenzione del Masaf nei confronti del settore vitivinicolo nazionale, un comparto che rappresenta un pilastro del food & beverage italiano con il 19% dell'export totale e che oggi affronta sfide significative sul piano nazionale ed internazionale" ha dichiarato Albiera Antinori, presidente del Gruppo Vini di Federvini.
Ma il lavoro non si ferma qui: mentre le aziende saranno impegnate nell'avvio delle attività promozionali per la nuova annualità con ormai alle porte il periodo delle festività natalizie "chiediamo al Ministero un ulteriore sforzo avviando già nelle prossime settimane un tavolo di confronto per trovare quegli aggiustamenti che sono ancora necessari per mettere in sicurezza una volta per tutte questa misura fondamentale per la competitività del vino italiano nel mondo" ha concluso la presidente Antinori.
Federvini è l'organizzazione italiana di riferimento dei principali produttori e importatori di vini, liquori, acquaviti e aceti, nata nel 1917 e aderente a Federalimentare e Confindustria. Scopi della Federazione sono la rappresentanza degli interessi del settore nelle sedi nazionali e internazionali e la promozione dei valori che il settore esprime nella qualità della produzione, nella sostenibilità, nei rapporti con i territori, nella cultura della socialità e della convivialità, nell'educazione al consumo consapevole.