Si è svolta presso la Commissione Agricoltura del Senato della Repubblica un'audizione, promossa congiuntamente dal presidente, Paolo Scarpa Bonazza Buora, e dal vicepresidente, Paolo De Castro, con il commissario straordinario del Governo per le emergenze zootecniche, Ettore Ianì, che ha fatto il punto sulle tre patologie veterinarie che al momento sono oggetto di maggiore attenzione a livello comunitario e nazionale: febbre catarrale degli ovini, influenza aviaria e Bse. Il Commissario ha inoltre illustrato le iniziative che è stato possibile intraprendere, una volta superate le iniziali difficoltà legate alla individuazione di una sede operativa e di un adeguato organico, con riferimento anche alla chiusura di alcuni dossier ancora aperti, relativi, in particolare, al saldo definitivo degli indennizzi a favore dei produttori colpiti nel 2001 dalla emergenza Bse e delle aziende interessate per gli anni 2002 e 2003 dalla emergenza Blue tongue.
 
Febbre catarrale degli ovini (Blue tongue)
Particolarmente intenso è stato lo scambio di informazioni sulla febbre catarrale degli ovini, meglio conosciuta come Blue tongue, malattia che non rappresenta un pericolo sanitario per l'uomo. Il Commissario ha informato sulla diffusione massiccia in tutta l'Europa del Nord del sierotipo 8. Il Paese più colpito è la Francia, con ripercussioni dirette sul piano sanitario ed economico anche per l'Italia, considerate le dimensioni degli scambi commerciali di bovini tra gli allevatori italiani e quelli d'Oltralpe (un milioni di capi importati ogni anno). Il Commissario ha evidenziato che secondo le stime delle Associazioni di categoria nei mesi di marzo e aprile 2008 le importazioni dalla Francia di bovini da vita di oltre 160 kg sono diminuite di circa l'80% per un danno economico quantificato dagli stakeholder intorno ai 10 milioni di euro. Le difficoltà iniziali, dovute alle carenze nel sistema francese di sorveglianza e di controllo, con il conseguente blocco delle importazioni di animali da vita non vaccinati o non naturalmente immunizzati, sono state affrontate con una accorta attività diplomatica, che ha portato all'avvio di una campagna di vaccinazione obbligatoria nelle zone sottoposte a restrizione in Francia. Al momento la vaccinazione è in corso, in via obbligatoria, anche in Italia (Province di Verona e Mantova) e in quasi tutti i Paesi comunitari. A differenza di altri Paesi, in Olanda e Repubblica Ceca la vaccinazione è facoltativa.
 
Influenza aviaria
Sul fronte dell'influenza aviaria, il Commissario Ianì ha evidenziato l'assenza in Italia di focolai ad alta patogenicità. Nel corso delle ispezioni di routine, previste dal piano nazionale di monitoraggio 2008, sono stati individuati in Campania casi di positività sierologica in relazione ad un ceppo a bassa patogenicità (H7), che non comporta rischi per la salute umana. In via precauzionale, si è proceduto all'abbattimento dei volatili e alla distruzione delle uova negli allevamenti di polli interessati. A livello comunitario risale agli inizi di giugno 2008 la scoperta di una forma altamente patogena del virus dell'influenza aviaria (H7N1) in un allevamento della Contea di Oxfordshire, nel Regno Unito, dove sono scattate subito le misure di protezione previste dai regolamenti comunitari. Inoltre la Commissione europea, ritenendo possibile il rischio di focolai ad alta patogenicità H5N1 nel territorio comunitario, ha prorogato fino al 30 giugno 2009 per tutti gli Stati membri le misure di protezione già previste nella Decisione del 14 giugno 2006 e ha sospeso le importazioni di pollame e uova dalle zone sottoposte a restrizione della Croazia e della Svizzera. L'Organizzazione Mondiale della Sanità è in prima linea nell'aggiornamento delle strategie di lotta all'influenza aviaria: non a caso sono 120 gli esperti impegnati a revisionare le attuali "Linee guida per la preparazione alla pandemia influenzale dell'OMS", ideate nel 1999 e il cui ultimo aggiornamento risale al 2005.
 
Encefalopatite spongiforme bovina (BSE)
Sul fronte BSE, il Commissario ha riferito che, sulla base di una valutazione del rischio realizzata dall'Efsa (Agenzia europea per la sicurezza alimentare), il Consiglio dei ministri europeo della pesca e dell'agricoltura ha acconsentito alla reintroduzione delle farine di pesce nell'alimentazione dei giovani ruminanti, proposta dalla Commissione europea in deroga al divieto introdotto nel 2001 in piena crisi Bse.
'Nonostante le situazioni delle tre malattie in esame siano sotto controllo, occorre non abbassare la guardia', ha sottolineato il commissario Ianì, 'anche in considerazione dei danni sanitari ed economici che la loro diffusione ha causato in anni recenti, in alcuni casi con una psicosi collettiva ingiustificata'. E' quanto è accaduto sul fronte dell'influenza aviaria, sulla quale l'informazione allarmistica dei media ha creato un panico fuori misura tra i consumatori, con ingenti danni sul piano economico per gli operatori del settore. Da qui l'impegno da parte del Commissario a continuare a sviluppare la strategia, già avviata e illustrata in sede di audizione, di una comunicazione e informazione quanto mai diretta, chiara e trasparente con i cittadini. E' stata poi sottolineata la necessità di una migliore comunicazione anche tra le Istituzioni competenti, necessità sulla quale tutti i Senatori presenti, a vario titolo e con varie sfumature, hanno insistito.
Il commissario Ianì ha, infine, messo in evidenza che, secondo gli esperti, i cambiamenti climatici in atto e l'aumento dei viaggi e degli scambi commerciali globali possono causare l'arrivo in Europa di nuove malattie 'esotiche' trasmesse da insetti vettori. Da qui la necessità di un rafforzamento delle misure di sorveglianza e controllo, per consentire di prevenire situazioni di emergenza.