Agrofarmaci e 30 gennaio 2007: una data importante per gli operatori del settore. Le parole chiave sono ancora una volta “etichetta” e “scheda di sicurezza”. Cos’è cambiato concretamente?
"Nelle etichette e nelle schede di sicurezza vanno ricercati i risultati e il valore aggiunto del lavoro svolto dalle aziende del settore agrofarmaci e dalle istituzioni negli ultimi 4 anni.
Le innumerevoli informazioni che vi troviamo sono il risultato tangibile di processi e concetti che in questi anni si sono fatti strada e che sono sempre più strettamente relazionati fra loro: iscrizione nelle liste europee delle sostanze attive, autorizzazioni delle registrazioni degli agrofarmaci, riclassificazione, preparati pericolosi, protezione ambientale, sicurezza, trasporto, armonizzazione e etichettatura.
Il 30 gennaio 2007 si è concluso il periodo transitorio nel quale da una parte era concesso lo smaltimento scorte dei preparati pre-riclassificazione presenti sul mercato e, dall’altra, era autorizzata la produzione (degli stessi) conformemente a quanto previsto dalla riclassificazione.
Ovviamente, poiché la scheda di sicurezza è da considerarsi a completamento delle informazioni che sono in parte già riportate nel testo delle etichette poste sulle confezioni, nei mesi passati lo scenario era piuttosto impegnativo e sovraffollato di versioni di etichette ministeriali e di schede di sicurezza che – necessariamente e legittimamente - convivevano sul mercato per uno stesso agrofarmaco".

Una situazione complessa.
"Che ha generato preoccupazione tra gli operatori. Più ci si allontana dal punto di origine (cioè dalle aziende produttrici dei documenti), più la complessità aumenta. E’ infatti bene ricordare – e i rivenditori lo sanno bene - che essere informati è un diritto, ma tenersi informati è una necessità indispensabile per svolgere serenamente la propria attività. Dal 31 gennaio 2007 siamo entrati in una nuova 'fase': quella che consente che siano presenti sul mercato solo preparati conformi alla riclassificazione con relativa etichetta e scheda di sicurezza fra loro allineate".

Alla luce di questi cambiamenti, qual è la situazione oggi?

"Il 31 gennaio è passato, ma data la complessità degli argomenti e le difficoltà oggettive che ne derivano (uffici diversi che aggiornano documenti diversi che però devono essere allineati tra loro, sedi distaccate, decreti ministeriali rilasciati direttamente alle aziende in attesa della pubblicazione in gazzetta, etichette che al momento della pubblicazione “su carta” sono già superate con altri decreti non ancora pubblicati, riclassificazione ancora in corso, ecc.), il tema è ancora estremamente attuale e “sentito”: la situazione è ancora in divenire.
Una cosa però è certa: tutti gli operatori del settore stanno facendo il possibile per informare e per informarsi. Si sta anche tentando di guardare oltre – superando il problema contingente – trasformando questa situazione complessa e articolata in una opportunità di chiarezza, trasparenza e accresciuta professionalità per l’intera filiera".

Fertilizzanti: il 5 gennaio 2007 doveva essere un’altra data fondamentale, qualcuno dice “straordinaria” (in bene o in male?). Cosa è cambiato e quali sono le difficoltà pratiche per chi opera nel settore?

"Il DLgs 217/2006 individuava nel 5 gennaio 2007 la scadenza per presentare le domande per l’iscrizione ai Registri istituiti (Registro dei fabbricanti di fertilizzanti e Registro dei fertilizzanti).
La nuova regolamentazione in materia di fertilizzanti prevede, oltre alla creazione dei registri presso il ministero delle Politiche agricole, l’adozione da parte del fabbricante di un Registro sull’origine dei fertilizzanti e l’adeguamento delle etichette dei fertilizzanti nazionali entro il 5 luglio 2007. A partire da luglio, infatti, non sarà più possibile trovare sul mercato fertilizzanti con etichetta conforme alla precedente Legge 748/1984. Anche in questo caso gli adempimenti a carico degli operatori del settore e la tempistica stabilita per consentire di allinearsi a quanto previsto del decreto, hanno portato ad un periodo di passaggio in cui troviamo etichette conformi alla 748/1984 e altre già conformi al DLgs 217/06".

E non è finita qui.

"Già. Perché nel quotidiano il tutto si è tradotto prima nell’attesa di una proroga, poi in una corsa alla redazione delle domande e delle etichette. Proroga che, fortunatamente, è stata concessa con il successivo DL 28/12/2006 n. 300 che ha rinviato al 31 luglio 2007 il termine per l’iscrizione al Registro dei fertilizzanti e al Registro dei fabbricanti di fertilizzanti per i prodotti già immessi sul mercato prima del 5 luglio 2006 e, di conseguenza, sono stati concessi dodici mesi per lo smaltimento dei fertilizzanti nazionali prodotti e commercializzati in conformità alla normativa vigente prima di tale data.
Ora, chiarita la situazione normativa, dobbiamo dire che a parte il rinvio dei termini, gli adempimenti necessari e le relative competenze/responsabilità restano inalterati".

Gli operatori hanno manifestato qualche perplessità sulla reale efficacia dei Registri. Ad esempio, su come sia possibile acquistare o commercializzare fertilizzanti verificando a priori l’iscrizione a Registri non ancora pubblicati. E ancora, come verrà concretizzato il concetto di tracciabilità?

"La mia opinione è che sarà difficile tracciare 'la vita del fertilizzante' basandosi sulle informazioni che provengono da domande fra loro estranee e lo sarà ancora di più in questo settore dove non esiste (ancora) un identificativo unico per il prodotto in oggetto e dove il concetto introdotto di 'fabbricante' è ben più ampio di quello di 'produttore' e moltiplica i soggetti tenuti a presentare le domande.
In questo caso la sfida è doppia. La prima riguarda gli operatori del settore che dovrebbero accertare che i fabbricanti da cui acquistano abbiano rispettato i termini di legge, anche se i Registri non sono ancora completi e pubblicati. La seconda è istituzionale: infatti non è colui che presenta le domande a doversi preoccupare di districare l’intreccio, ma chi si occuperà – all’interno del ministero – di dare vita agli obiettivi che il DLgs 217/2006 si propone in termini di tracciabilità".

Image Line - in particolare l’Area Dati e Contenuti - come si muove in questi ambiti?

"Ascoltando, ricercando e proponendo. Mi spiego meglio.
In entrambi i casi - agrofarmaci e fertilizzanti - a parte le fonti ufficiali, il vero punto di forza della nostra attività sono la collaborazione e il contatto diretto. Tutti condividiamo la necessità e l’interesse per una informazione coerente, tempestiva e affidabile. Per questo il punto di forza sono i lettori, le aziende, gli iscritti al Network, ma anche chi non sa cos’è il network ma ha letto qualcosa e ci telefona. A questo, aggiungiamo l’aver fatto di necessità virtù".

Cioè?

"Di fronte al bisogno di comunicare a tutto tondo, abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e di fare tutto quanto era possibile, trasformandoci in una sorta di redazione sempre a caccia di notizie".

Quanti siete e di cosa vi occupate in Area Dati?

"Attualmente siamo in cinque: Alessia, Igor, Michele, Rita ed io. Ci occupiamo di agrofarmaci, fertilizzanti, trappole, ausiliari, disciplinari, normativa, cataloghi e materiali vari (presentazioni, dossier…), etichette, schede di sicurezza, servizi di fornitura di informazione su richiesta, aggiornamenti e assistenza di alcuni dei siti di Image Line, creazione delle banche dati per la maggior parte dei software e delle web application, libri, articoli, strutturazione ottimizzazione e realizzazione di banche dati… insomma abbiamo parecchio da fare!".

Come vengono realizzati i sistemi di inserimento delle informazioni e di controllo di gestione?

"In genere, quando ci troviamo di fronte a un problema, lo analizziamo, definiamo i punti critici e pensiamo a come andrebbe risolto e al risultato che vorremmo ottenere: tutti partecipiamo alla definizione del problema. Dopo traduciamo l’analisi in “informatichese” e ci occupiamo direttamente sia della realizzazione degli archivi sia dei software che li popolano".

Quali sono i risultati raggiunti dall’Area Dati nel 2006 e quali i nuovi obiettivi?

"Il nostro obiettivo è – da qualche anno a questa parte - quello di riuscire ad informare, nonostante sia diventato sempre più difficile essere informati. Nel corso del 2006 abbiamo cercato di ottimizzare i tempi di lavoro, di creare un sistema interno di gestione che potesse essere tracciabile e tracciato, di inventare e realizzare nuove procedure che ci permettessero di non tralasciare le nuove esigenze che via via si sono delineate e contemporaneamente di non restare intrappolati nella documentazione.
Questo ci ha consentito di lavorare meglio, forse non più in fretta – per inserire un’etichetta ci vuole lo stesso tempo - ma sicuramente meglio.
Un altro obiettivo è quello di riuscire a evitare un eccesso di richieste nei confronti dei nostri interlocutori, già appesantiti nel quotidiano dalle crescenti competenze e responsabilità nella propria realtà aziendale. Certo rivedere alcuni aspetti organizzativi ci è costato, ma il risultato è stata una corretta informazione al servizio di tutti - clienti, fornitori, professionisti, lettori o semplici curiosi - e una maggiore professionalità.
L’obiettivo del 2007 sarà sempre lo stesso: cercare di restare al passo! Meta per nulla scontata, se pensiamo agli scenari descritti poco fa e alle naturali conseguenze sulle attività di inserimento/gestione dati. Quest’anno, come sempre, ci sarà molto da fare!".