Per tali ragioni le concimazioni primaverili precoci, quelle effettuate nelle prime fasi del ciclo colturale, non sono sufficientemente efficaci e i trattamenti possono rendersi difficoltosi a causa di eventuali condizioni meteoriche avverse.
In considerazione di ciò, è necessario operare al meglio un’oculata concimazione in post-raccolta, troppo spesso presa in scarsa considerazione quando invece è proprio in questo periodo che si dovrebbe intervenire per poterci assicurare una produzione ottimale. In post-raccolta, infatti, l'accumulo dei nutrienti negli organi di riserva (radici, tronco, legno) è più efficiente.
Alla ripresa vegetativa, le sostanze così accumulate, saranno perciò immediatamente disponibili e utilizzabili per la formazione dei nuovi germogli, evitando così lo scarso e irregolare germogliamento che potrebbe determinare indesiderati fenomeni di alternanza produttiva. Occorre pertanto prevenire le micro-carenze con un'adeguata concimazione autunnale.
Soprattutto boro e zinco sono i due microelementi che giocano un ruolo chiave nella differenziazione delle gemme, nutrendole già dal periodo autunnale e favorendo la formazione degli organi fiorali l’anno successivo. Ciò consentirà una pronta ripresa vegetativa oltre che una migliore fioritura e conseguente allegagione, a garanzia di una consistente riduzione della cascola.
La proposta di L.Gobbi
Per le concimazioni di post-raccolta L.Gobbi consiglia EnerGemma®, da impiegarsi alla dose di 2 kg/ha, il quale garantisce l’accumulo di boro e zinco, presenti entrambi nel prodotto in ragione del 7% in forma altamente solubile e assimilabile.Inoltre, gli amminoacidi e gli acidi umici presenti nel prodotto garantiscono un'elevata efficacia grazie al loro effetto veicolante.I vantaggi in sintesi:
- agisce sulla fecondazione e allegagione
- stimola la migrazione degli zuccheri
- interviene nella sintesi degli ormoni della crescita
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Fonte: l. Gobbi