La clorosi ferrica è la fisiopatia più evidente per pesco, actinidia, uva da tavola, agrumi, pero e melo: essa è causata da una limitata disponibilità di ferro nel terreno, e comporta oltre a ingiallimenti fogliari anche una riduzione della produttività finale.
Infatti, il ferro è un microelemento indispensabile per la vita delle piante poiché entra nella costituzione di vari enzimi, attiva la sintesi della clorofilla e agisce sulla fotosintesi clorofilliana.
La carenza di ferro si manifesta inizialmente sulle foglie apicali, con un ingiallimento internervale, che può evolversi in necrosi apicale e marginale delle lamine fogliari. Le piante colpite si presentano deperite, con scarsa produzione, frutti di scarsa qualità e conservabilità.
Per la prevenzione e la cura della clorosi ferrica è ormai consolidato l'utilizzo dei chelati di ferro radicali.
Cifo ha un'ampia gamma di prodotti a base di ferro chetato. Tra questi, Essemax è il formulato di ultima generazione, ad elevata stabilità e alto tenore in ferro Eddha orto-orto, il prodotto ideale per tutti gli agricoltori esigenti, che utilizzano per le loro colture soltanto i formulati migliori.
Essemax contiene il 6% di ferro chelato con Eddha, di cui il 5,2% è nella posizione orto-orto, forma che offre una maggiore stabilità ed una più elevata efficacia d'azione nei terreni in cui le condizioni chimiche-biologiche non sono favorevoli all'assorbimento dell'elemento (alto pH, elevato contenuto in calcare, basso contenuto in S.O. umificata), inoltre offre una maggiore persistenza che consente di sfruttare le riserve di ferro nel terreno.
Le applicazioni autunnali dei chelati di ferro Cifo, in post-raccolta, nelle piante da frutto è una pratica agronomica che offre notevoli vantaggi nella prevenzione della clorosi ferrica, soprattutto se effettuata in associazione con gli estratti umici di Cifoumic.
In autunno le piante hanno un secondo picco di assorbimento radicale, per incamerare nutrienti che utilizzeranno nella primavera successiva. Le sostanze umiche di Cifoumic, hanno la proprietà di mantenere il ferro in forma disponibile anche in suoli dove il metallo sarebbe destinato ad una irreversibile insolubilizzazione (es. suoli molto calcarei) stimolando l'attività di riduzione del ferro da ione ferrico Fe3+ a ferroso Fe2+, maggiormente solubile.
Nelle prove condotte da Cifo, in collaborazione con università e prestigiosi enti di ricerca, la somministrazione di Essemax in associazione a Cifoumic, effettuata tra fine settembre-ottobre, ha significativamente aumentato la concentrazione ed il contenuto in ferro nei germogli prelevati in primavera. Tali risultati mettono in evidenza l'importanza della costituzione delle riserve di ferro mediante interventi al suolo a fine estate - inizio autunno, al fine di formare le scorte che la pianta utilizzerà alla ripresa vegetativa successiva per un ottimale risultato produttivo finale.
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Fonte: Cifo