Quando nel 2014 Lycorma delicatula è arrivata negli Stati Uniti si è subito capito l'entità dei danni che poteva causare alla viticoltura e alla frutticoltura in generale. Questa cicalina, originaria dell'Asia, si nutre della linfa di un gran numero di piante di interesse agrario, espellendo grandi quantità di melata e indebolendo le piante.

 

A causa della sua riproduzione veloce e del suo comportamento gregario, su una stessa vite è possibile rinvenire decine, se non centinaia di insetti, che possono portare le piante alla morte nel giro di tre, quattro anni. In Pennsylvania, il primo Stato ad essere colpito, diversi viticoltori hanno espiantato i vigneti per dedicarsi ad altro.

 

Nel giro di pochi anni L. delicatula si è espansa in tutto il New England statunitense, mettendo a dura prova la tenuta delle attività agricole. L'aspetto più inquietante di questa cicalina è il fatto che depone le uova non solo sulle piante, ma anche sui paraurti delle auto, sui vagoni ferroviari e in generale su qualunque superficie liscia. Questo comportamento facilita enormemente il diffondersi dell'insetto.

 

Lycorma delicatula è in grado di deporre le proprie uova su un gran numero di oggetti
Lycorma delicatula è in grado di deporre le proprie uova su un gran numero di oggetti
(Fonte foto: Penn State University)

 

Ma perché parliamo di Lycorma delicatula anche se non presente in Italia? Il motivo è semplice, con la globalizzazione il trasporto di merci e persone ha dato un'accelerata alla diffusione in Italia di specie aliene. È dunque possibile che Lycorma delicatula arrivi in Europa in un prossimo futuro, anche perché le nostre condizioni ambientali sembrano essere favorevoli al suo sviluppo.

 

Occorre dunque essere in grado di riconoscerla precocemente per avere qualche chance di impedirne la diffusione, come invece è accaduto con la cimice asiatica, il moscerino dei piccoli frutti o la Popillia japonica.

 

Il ciclo biologico di Lycorma delicatula

L. delicatula, conosciuta nel mondo anglosassone come spotted lanternfly (lanterna maculata), è una cicalina originaria della Cina e del Vietnam, arrivata negli Stati Uniti nel 2014, ma già introdotta accidentalmente in Giappone e Corea, dove ha causato serissimi danni all'agricoltura.

 

L'insetto compie una generazione l'anno e sverna come uovo sulla corteccia delle piante ospiti (predilige l'ailanto). Le prime nascite avvengono a metà maggio e i primi adulti compaiono a fine luglio. Dopo l'accoppiamento, le femmine depongono le uova durante l'autunno.

 

Ogni femmina può deporre trenta, cinquanta uova alla volta, che vengono ricoperte da una sostanza cerosa di colore grigio, molto resistente, tanto che dopo la fuoriuscita delle neanidi può restare appiccicata per oltre un anno.

 

Stadi di sviluppo di Lycorma delicatula

Stadi di sviluppo di Lycorma delicatula
(Fonte foto: Eppo)

 

La cicalina attraversa quattro stadi giovanili prima di diventare adulta e può nutrirsi di un gran numero di specie differenti. Si stima che si possa alimentare su una settantina di specie diverse, appartenenti a ben venticinque famiglie.

 

Lycorma delicatula insinua il suo stiletto boccale all'interno del floema delle piante e succhia la linfa, producendo una grande quantità di melata, sulla quale poi si sviluppano fumaggini. Non è ancora chiaro tuttavia se l'insetto possa essere anche vettore di virus o fitoplasmi.

 

Gli adulti sono dotati di ali, ma non percorrono grandi distanze. La diffusione è dovuta, come detto, alla caratteristica di depositare le uova su superfici non naturali. Tuttavia la mobilità degli adulti facilita l'infestazione di frutteti e vigneti da parte di soggetti provenienti da aree incolte.

 

Le forme giovanili sono mobili, ma si limitano a transitare dai tronchi di alberi e viti per raggiungere i luoghi di alimentazione.

 

Guarda il video su Lycorma delicatula

 

Lycorma delicatula, i danni su vite

Come detto, L. delicatula si nutre della linfa delle piante ospiti causando due tipologie di danno: diretto e indiretto. Il danno diretto riguarda la sottrazione di nutrimento che causa un deperimento delle piante. La situazione si fa grave quando su una stessa vite sono presenti centinaia di insetti, i quali sono in grado di uccidere la pianta nel giro di tre, quattro anni.

 

I danni indiretti riguardano invece l'abbondante produzione di melata, sulla quale poi si sviluppano le fumaggini. Queste, imbrattando foglie e grappoli, diminuiscono la capacità fotosintetica delle piante e decurtano il valore commerciale delle produzioni.

 

Va inoltre considerato che infestazioni, anche modeste, di questa cicalina sono in grado di compromettere la qualità delle uve prodotte. Ad esempio si è registrata una diminuzione del grado Brix nelle bacche di vite colpite.

 

La difesa della vite da Lycorma delicatula

Come in ogni strategia di difesa il primo passo è il monitoraggio del vigneto per individuare la presenza di adulti e soprattutto delle uova di Lycorma delicatula. Ad oggi sono in commercio diverse tipologie di trappole per le catture, anche se non è stato ancora sviluppato un feromone specifico.

 

I trattamenti insetticidi si sono rivelati efficaci nel contenere le popolazioni di cicalina. Tuttavia a causa dell'elevata mobilità si assiste a reinfestazioni frequenti, dunque il numero di trattamenti necessario è piuttosto elevato. Nei vigneti colpiti degli Stati Uniti si è calcolato un aumento in media di dieci trattamenti all'anno proprio per controllare questo insetto.

 

Trappole per la cattura e il monitoraggio di Lycorma delicatula

Trappole per la cattura e il monitoraggio di Lycorma delicatula
(Fonte foto: Penn State University)

 

Si può ben comprendere dunque come l'introduzione accidentale di Lycorma delicatula abbia causato un aggravio di costi per le aziende agricole, ma anche una complicazione dell'operatività di campo. Senza contare la sostenibilità del vigneto, compromessa dalla necessità di ricorrere ad interventi con molecole di sintesi.

 

È allo studio anche il lancio di antagonisti naturali della lanterna maculata. In Cina infatti l'imenottero parassitoide Eupelmidae Anastatus orientalis depone le proprie uova all'interno di quelle della cicalina, abbassando quindi le popolazioni in vigneto. Si sta poi lavorando su un altro imenottero, meno efficace del primo, Dryinus browni, che parassitizza le forme giovanili. Si stanno conducendo studi anche su Ooencyrtus kuvanae, Sphedanolestes impressicollis, Velinus nodipes e Isyndus obscurus.

 

Lycorma delicatula ha un comportamento gregario e può nutrirsi su un gran numero di specie differenti

Lycorma delicatula ha un comportamento gregario e può nutrirsi su un gran numero di specie differenti
(Fonte foto: Penn State University)

 

L'Italia ha sviluppato una certa esperienza nel controllo di specie aliene attraverso antagonisti naturali, come nel caso di Trissolcus japonicus con Halyomorpha halys, la cimice asiatica. Tuttavia questi processi richiedono tempo e sono attuabili esclusivamente se sul territorio italiano sono già presenti in natura tali antagonisti.

 

Se in futuro quindi Lycorma delicatula arriverà sul territorio nazionale, all'inizio il controllo non potrà che basarsi su strategie di monitoraggio e sull'utilizzo di insetticidi, solo in un secondo momento si potrà invece procedere con l'impiego di antagonisti naturali. È bene tuttavia arrivare preparati, per non perdere tempo prezioso nel caso in cui questa cicalina sbarchi nel vecchio continente.