A seguito di notizie di stampa relative alla pubblicazione su Science di due recenti studi nei quali si ipotizza un legame tra effetti avversi sulle api e l'utilizzo di alcuni insetticidi sistemici, Agrofarma, Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica desidera precisare che il livello di esposizione delle api era oltre le normali condizioni d'uso e la simulazione della nutrizione non rispecchia il comportamento reale. 

 

Gli studi di Science

Gli studi riportati da Science sono stati condotti ipotizzando un livello di esposizione delle api agli agrofarmaci ben oltre i livelli che si possono raggiungere in condizioni di normale uso di questi prodotti. Inoltre, il modo in cui è stata simulata la nutrizione delle api non pare corrispondere al loro effettivo comportamento in tali circostanze. Di conseguenza l'esito degli studi potrebbe risultare non in linea con quanto accade nella realtà. 

Occorre tenere conto che le autorità competenti europee e dei singoli Paesi, per l'immissione in commercio di tali insetticidi sistemici, hanno valutato e validato una serie di studi scientifici condotti secondo linee guida internazionali, in condizioni di buone pratiche di laboratorio, ma anche in condizioni realistiche di pieno campo.

 

Altre possibili cause

Infine, bisogna tenere presente che la comunità scientifica internazionale non ha raggiunto conclusioni univoche sul tema della salute delle api, evidenziando altre possibili cause. Diversi studi sulla moria delle api individuano individuano in altri fattori, o in un insieme di questi, la causa del fenomeno: ad esempio i cambiamenti climatici, le infestazioni degli alveari da parte di parassiti, le malattie delle api e l'inquinamento ambientale. Anche i risultati dei monitoraggi effettuati in Italia da Apenet indicano che la frequenza di alcune patologie delle api è aumentata anche in assenza di utilizzo di questi prodotti. 

Questi insetticidi rappresentano uno strumento indispensabile per difendere le coltivazioni di mais (che incidono per il 10% sulla superficie agricola utilizzata in Italia) dalle infestazioni di parassiti.

Agrofarma è comunque fiduciosa che le competenti autorità decideranno sulla base dell'insieme degli studi condotti sulla moria delle api prendendo scelte fondate su concreti e rigorosi riscontri scientifici, e continuerà a rendersi disponibile e aperta al confronto diretto con chi è interessato a trovare soluzioni efficaci che tutelino apicoltori e coltivatori di mais.