La Commissione europea ha approvato ieri 28 luglio 2010 cinque decisioni che autorizzano i mais Ogm 1507x59122, 59122x1507xnk603, mon88017xmon810, mon89034xnk603 and bt11xga21 e una decisione che rinnova l'autorizzazione per il mais bt11. Queste autorizzazioni riguardano gli usi alimentari e mangimistici, l'import e la trasformazione ma non la coltivazione. Le autorizzazioni sono valide per dieci anni.

"E' sempre più necessario muoversi in fretta, preferibilmente a livello comunitario, per varare un provvedimento sull'etichettatura, altrimenti saremo sempre più 'cornuti e razziati'" è stato il commento di Paolo Scarpa, presidente della Commissione agricoltura del Senato.

Negativa anche la reazione di Confagricoltura: "Si perpetua il brutto paradosso di autorizzare l'importazione e la trasformazione di mais Ogm per uso alimentare e mangimistico vietandone però agli agricoltori europei e italiani la coltivazione. Un'incongruenza ed una disparità palese nei confronti dei produttori".

Una situazione che potrà anche accentuarsi con l'approvazione del 'pacchetto' comunitario proposto dalla Commissione il 13 luglio scorso e che affida ai singoli Paesi membri la possibilità di vietare la coltivazione sul loro territorio."Il problema vero - conclude Confagricoltura - è che comunque sugli Ogm si sta facendo una battaglia meramente ideologica che non tiene conto della scienza, della globalizzazione e della realtà, che è sotto gli occhi di tutti, come dimostra la nuova autorizzazione di Bruxelles; l'ennesimo atto che sbeffeggia tutti".