Coldiretti: 'Attenzione alle speculazioni!'

"La reazione immediata della Borsa all'addio dell'Italia al nucleare evidenzia il rischio concreto di speculazioni nel settore delle rinnovabili che va attentamente monitorato per gli effetti che i grandi impianti possono avere sull'ambiente e sul territorio circostante", lo afferma la Coldiretti, in riferimento ai risultati del referendum, nel sottolineare che con lo stop al nucleare la produzione di energia rinnovabile rappresenta una necessità e una occasione di sviluppo, per il Paese e per il settore agricolo, che deve però diffondersi nel rispetto degli equilibri ambientali e paesaggistici dei diversi territori e che, sottolinea la Coldiretti, non può prescindere da una pianificazione, a livello locale, che sappia realmente integrare lo sviluppo energetico ed economico nell'ambito di una puntuale valutazione ambientale, territoriale e paesaggistica.

Cia: 'La vittoria della democrazia!'

"E' stata una vittoria della democrazia. La volontà popolare ora va rispettata. L'acqua è un bene prezioso e il suo accesso va garantito a tutti perché è un diritto fondamentale e inalienabile. E' una risorsa pubblica che va restituita alla gestione collettiva e conservata per le future generazioni". 

Lo afferma il presidente della Cia, Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi a proposito dell'esito dei referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento. "Quanto al futuro energetico del nostro Paese - chiarisce Politi - è indispensabile sviluppare fonti alternative come quelle rinnovabili, a cui l'agricoltura può dare un fattivo contributo".

Confagricoltura: 'Il Paese chiede di puntare alle rinnovabili!'

"La politica energetica del Paese venga ora orientata, con decisione, allo sviluppo delle energie da fonti rinnovabili, siano esse fotovoltaico, eolico, biomasse, biogas. Lo chiedono i cittadini". 

Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, commentando i risultati che stanno emergendo sui referendum e ricordando il contributo fondamentale delle imprese agricole italiane all'approvvigionamento energetico.

"Ora – ha evidenziato Guidi - occorre aumentare l'efficienza dei processi produttivi, valorizzando pure i terreni marginali, promuovendo l'uso dei sottoprodotti agricoli, evitando interpretazioni restrittive della normativa ambientale vigente, favorendo così l'equilibrio tra produzioni food e non food".