La vespa cinese del castagno, il Dryocosmus kuriphilus, è comparso per la prima volta in Italia nel 2002. Dopo i primi avvistamenti in Piemonte, è stato trovato nell'Appennino reggiano presso Carpineti nel corso della prima metà del 2008, e immediatamente dopo sono stati rinvenuti altri focolai nelle province di Parma, Modena e Forlì-Cesena

In caso di forte attacco del parassita si può avere un consistente calo della produzione (fino all'80%) oltre che una riduzione dello sviluppo vegetativo ed un forte deperimento delle piante colpite. La castanicoltura italiana, già di per se recentemente condizionata da numerosi fattori negativi endogeni, quali la diminuzione delle precipitazioni e l'esistenza di patologie per le quali non si è ancora trovato rimedio, si trova di fronte ad una nuova e drammatica avversità. 

Grande speranza viene riposta nella sperimentazione di un insetto parassitoide antagonista della vespa cinese, il Torymus sinensis: questo parassita è stato inserito in modo sperimentale in alcuni castagneti già infestati dalla vespa, già segnati quindi dalla comparsa delle galle, ed ha mostrato di comportarsi come un ectoparassita monofago, insediandosi nelle galle stesse e compromettendo la proliferazione della vespa.

 

Dalle Regioni: Emilia-Romagna

In Emilia Romagna c'è la massima allerta e sono state pubblicate specifiche Norme di lotta, con relativo obbligo di segnalazione al Servizio fitosanitario regionale che da tempo ha avviato il monitoraggio nei vivai e negli impianti di produzione. Gli stessi consorzi, tra cui il Consorzio Castanicoltori dell'Appennino Bolognese, hanno avviato una forte campagna di informazione e assistenza tecnica: in questa fase di monitoraggio è infatti indispensabile proprio il supporto dei castanicoltori che, trovandosi ad essere i supervisori diretti del territorio, ricoprono un ruolo centrale nella segnalazione di nuovi focolai. Oggi più che mai è infatti necessario giocare d'anticipo rispetto alle possibili infestazioni da Dryocosmus kuriphilus, comunicando eventuali situazioni di rischio attraverso i canali del Servizio fitosanitario regionale, al fine di garantire il necessario controllo del territorio.

Per ulteriori informazioni: approfondimenti tecnici e la modulistica la segnalazione di nuovi focolai - sul sito del Servizio Fitosanitario Regionale

 

Dalle Regioni: Piemonte

Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu (Hymenoptera: Cynipidae) è considerato l'insetto più nocivo per il castagno a livello mondiale. Come molte altre specie appartenenti alla famiglia Cinipide è caratterizzato dalla capacità di indurre la formazione di galle sulle piante ospiti. Purtroppo l'arrivo di questo insetto va ad incrementare il numero di parassiti esotici che, accidentalmente introdotti in passato, hanno arrecato gravi danni alla castanicoltura europea come il cancro della corteccia del castagno.

Anche se attualmente l'importanza economica della castanicoltura è decisamente inferiore rispetto a quella di un tempo, negli ultimi anni si sono moltiplicati i tentativi di rilancio e valorizzazione di questa attività ai fini della produzione di frutti di qualità per il consumo diretto o per la trasformazione dolciaria, sia con coltivazioni specializzate di ibridi tra il castagno europeo e quello giapponese o cinese sia attraverso il recupero delle migliori varietà locali delle vallate alpine o appenniniche. La diffusione di D. kuriphilus potrebbe ostacolare gravemente queste iniziative.

Per info: http://www.regione.piemonte.it/agri/set_fitosanit/fitopatologia/avversita/lotte/cinipide/index.htm