Se nel 2017 il mercato delle soluzioni 4.0 per l'agricoltura valeva appena 100 milioni di euro, nel 2022 ha raggiunto la cifra monstre di 2,1 miliardi, con un aumento del 21.000%. A dirlo sono i dati contenuti nell'ultima Ricerca dell'Osservatorio Smart AgriFood, School of Management del Politecnico di Milano e Laboratorio Rise, Research & Innovation for Smart Enterprises dell'Università degli Studi di Brescia, resi noti durante un evento che si è tenuto a Milano lo scorso 16 marzo presso la sede del Politecnico.

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Se i primi anni il trend di crescita è stato esponenziale, dal 2020 in poi la traiettoria si è addolcita, segnando comunque progressi importanti: +23% dal 2020 al 2021 e +31% dal 2021 al 2022.

 

Il 35% della torta è rappresentato dai sistemi di monitoraggio e controllo di mezzi e attrezzature. Seguito con il 30% dai macchinari connessi (-17%) e dal 20% dai sistemi di monitoraggio da remoto di coltivazioni, terreni e infrastrutture. Al 6% ci sono i software gestionali aziendali, al 4% i sistemi di mappatura di coltivazioni e terreni e al 3% i Sistemi di Supporto alle Decisioni (Dss).

 

Il mercato dell'agricoltura 4.0 nel 2022

Il mercato dell'agricoltura 4.0 nel 2022

(Fonte foto: AgroNotizie®)

 

La contrazione dei macchinari connessi è figlia della stagione di incentivi per l'agricoltura 4.0 che avevano sostenuto fortemente il mercato negli anni passati e che ora sono stati ridimensionati. Mentre i sistemi di monitoraggio continuano a catalizzare l'interesse delle aziende agricole.

 

Anche nella Ricerca 2023 dell'Osservatorio Smart AgriFood, di cui Image Line® è partner, emerge con chiarezza la centralità dei dati. Infatti le tecnologie abilitanti riguardano principalmente Data & Analytics (75%), seguite da Internet of Things (61%) e più in giù dalle piattaforme software (59%) e dai device di ultima generazione (46%). Raccogliere, memorizzare e analizzare i dati risulta dunque essere un aspetto fondamentale del paradigma 4.0.

 

 

Quanto è diffusa l'agricoltura 4.0?

Se si guarda ai dati sulla diffusione degli strumenti di agricoltura 4.0 salta agli occhi come nel 2022 il 71% degli imprenditori intervistati (campione di 742 aziende, tra agricole e zootecniche) ha affermato di usare almeno una soluzione 4.0, con una crescita anno su anno del 7%.

 

Cresce dunque il numero di realtà diventate smart, ma cresce anche il livello di innovatività, visto che in media vengono usate 3,2 soluzioni per azienda, con un aumento rispetto al 2021 del 21%. Se si guarda invece alla superficie, la strada da fare è ancora tanta. Secondo l'Osservatorio Smart AgriFood oggi solo l'8% della Sau nazionale è gestita in ottica 4.0, con una crescita del 33% rispetto al 2021.

 

Il grado di utilizzo delle soluzioni di agricoltura 4.0

Il grado di utilizzo delle soluzioni di agricoltura 4.0

(Fonte foto: AgroNotizie®)

 

Le soluzioni utilizzate dalle aziende agricole sono:

  • Software gestionali aziendali, 47%.
  • Sistemi di monitoraggio e controllo di macchine e attrezzature, 34%.
  • Sistemi di monitoraggio da remoto di terreni e coltivazioni, 26%.
  • Sistemi di Supporto alle Decisioni, 20%.
  • Servizi di mappatura attraverso dati satellitari, 18%.
  • Servizi di mappatura tramite drone, 14%.
  • Sistemi di monitoraggio da remoto di infrastrutture aziendali, 13%.
  • Sistemi di irrigazione di precisione, 13%.
  • Servizi di mappatura tramite macchine e attrezzature, 11%.
  • Sistemi di monitoraggio e gestione delle colture in ambitene protetto, 5%.
  • Servizi di trattamento in campo con i droni, 4%.
  • Robot di campo, 1%.

 

La zootecnia un passo avanti sul fronte 4.0

Per la prima volta l'Osservatorio Smart AgriFood ha preso in considerazione anche il settore zootecnico. È emerso un quadro positivo, con le aziende che sono tendenzialmente più innovative, visto che ben l'84% utilizza almeno un sistema smart (il 71% tra le aziende agricole).

 

In particolare i Sistemi di Supporto alle Decisioni sono adottati dal 34% delle aziende zootecniche (+14% rispetto alle aziende agricole) e i robot in stalla sono una realtà consolidata, con il 24% del campione che li utilizza (gli automi sono fermi all'1% nei campi).

 

Un dato che non deve stupire visto che il livello di professionalità nelle stalle è molto elevato e i software hanno trovato subito un mercato ricettivo. Mentre i robot, in primis quelli di mungitura, hanno da subito dimostrato di avere un impatto positivo sulla remuneratività della stalla e anche sulla possibilità di conciliare vita privata e lavorativa.

 

Agricoltura 4.0, obiettivo produttività

Altro dato interessante riguarda gli obiettivi che le aziende agricole perseguono adottando questo genere di soluzioni. La maggior parte infatti mira ad aumentare la produttività. Il 63% vuole ottimizzare l'uso degli input tecnici, il 51% specificatamente l'acqua, mentre il 38% il lavoro degli operai e il 37% il parco macchine.

 

Il 37% delle aziende intende aumentare la consapevolezza interna delle dinamiche aziendali, mentre il 36% è focalizzato sul migliorare la qualità del prodotto. Il 25% ha come obiettivo snellire la burocrazia e il 22% ridurre il danno di parassiti e infestanti. Solo il 21% punta sulla tracciabilità lungo la filiera, mentre il 16% intende rendere il lavoro fisico meno gravoso.

 

Quali fabbisogni soddisfano le soluzioni di agricoltura 4.0?

Quali fabbisogni soddisfano le soluzioni di agricoltura 4.0?

(Fonte foto: AgroNotizie®)

 

Gli ostacoli alla diffusione del paradigma 4.0

Anche se il mercato dell'agricoltura 4.0 è in crescita, i margini per una sua diffusione sono ancora molto ampi. Uno dei problemi è sicuramente quello dell'interoperabilità, su cui si è concentrata anche la relazione di Cristiano Spadoni, Project Development leader di Image Line®.

 

Quali sono le barriere più importanti?

Quali sono le barriere più importanti?

(Fonte foto: AgroNotizie®)

 

Per gli agricoltori poi i ritorni sugli investimenti non sono sufficienti o quantificabili. Ma mancano anche le competenze e permangono problemi di connettività. Sul fronte dell'offerta le aziende lamentano la mancanza di adeguate competenze nel mercato e poca maturità dei potenziali clienti.

 

A favorire invece la diffusione di strumenti 4.0 c'è sicuramente l'intervento pubblico, visto che l'88% delle imprese afferma di aver usufruito di almeno un incentivo, talvolta anticipando un investimento (50%) oppure investendo in più soluzioni (25%) o in tecnologie più costose (21%).

 

 

Inoltre il 71% del campione ha affermato di avere già a piano nel prossimo triennio nuovi investimenti in tecnologie 4.0. In primis software gestionali (30%), seguiti da sistemi di irrigazione smart (27%) e servizi di mappatura (27%). Più giù i sistemi di monitoraggio con il 27% e i Dss con il 22%.

 

Anche il settore agroalimentare abbraccia il paradigma 4.0

Ben l'82% delle aziende agroalimentari intervistate (su un campione di 365) ha affermato di usare soluzioni digitali. E il 70% ha dichiarato di usarne due o più. Escludendo i software gestionali, a farla da padrone sono il cloud (al 57%, con un +30% anno su anno), i QR Code (56%), il mobile (45%), i software ERP-MES (38%) e i robot, al 34% con una crescita dell'80%.

 

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Le soluzioni utilizzate dalle aziende agroalimentari

(Fonte foto: AgroNotizie®)

 

Anche in questo caso l'innovazione è adottata per migliorare i processi produttivi (64% del campione), la tracciabilità (38%), la gestione delle scorte in magazzino (26%), la sicurezza degli alimenti (26%), sviluppare nuovi prodotti (16%) e migliorare la sostenibilità ambientale (15%).

 

Tra le criticità riscontrate dalle aziende agroalimentari nell'adozione di soluzioni 4.0 troviamo al primo posto i costi elevati (50% del campione), la mancanza di competenze in azienda (24%), la mancanza di soluzioni adatte al contesto (15%), la non sostenibilità economica (14%) e la difficoltà di misurare i benefici e valorizzali (13%).

 

Area di applicazione

Area di applicazione

(Fonte foto: AgroNotizie®)