Risorse in arrivo da Roma per il settore agricolo. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza mette 100 milioni di euro per i nuovi frantoi oleari, ma saranno le regioni a dover lanciare i bandi. Mentre viene pubblicato il Decreto Ministeriale che rifinanzia il Fondo Filiere della Legge di Bilancio per il 2021 con 30 milioni di euro che vanno a mais, proteine vegetali, filiera della carne ovina e filiera bufalina.

 

Pnrr, 100 milioni per nuovi frantoi

È stato firmato il 31 marzo 2022, nel pieno rispetto del cronoprogramma di attuazione del Pnrr, il Decreto Direttoriale Mipaaf che fornisce le direttive per le regioni e le province autonome per la successiva definizione dei bandi regionali Pnrr per l'ammodernamento dei frantoi oleari.


Sono a disposizione 100 milioni di euro di contributi a valere sui fondi del Pnrr che saranno destinati alle aziende agricole e alle imprese agroindustriali titolari di frantoi oleari che effettuano estrazione di olio extravergine di oliva, iscritte al Sian, per sostituire o ammodernare i frantoi più obsoleti con l'introduzione di impianti di molitura ad estrazione a "2 o 3 fasi" di ultima generazione.


Obiettivo della misura, fortemente voluta dal Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, è quello di rafforzare la competitività del sistema alimentare, ammodernare le strutture di trasformazione dell'olio extravergine di oliva, settore strategico per l'industria agroalimentare italiana, migliorare la qualità del prodotto e la sostenibilità del processo produttivo attraverso la transizione energetica, ridurre i sottoprodotti e favorirne il riutilizzo a fini energetici.


Nello specifico, si prevede di favorire l'ammodernamento dei frantoi esistenti attraverso l'introduzione di macchinari e tecnologie che migliorino le prestazioni ambientali dell'attività di estrazione dell'olio extravergine di oliva, nel rispetto del principio europeo "non arrecare un danno significativo all'ambiente".

 

Il rinnovo degli impianti tecnologici porterà anche al miglioramento della qualità della produzione olearia e ad un generale incremento della sostenibilità dell'intera filiera. A seguire, il Mipaaf disciplinerà l'attuazione concreta della misura d'intesa con le regioni, che emaneranno i bandi regionali attuativi nel corso dei prossimi mesi.

 

Fondo Competitività Filiere, 30 milioni in più

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 76 del 31 marzo 2022 il Decreto Ministeriale delle Politiche Agricole del 2 febbraio scorso, contenente la revisione del Fondo per la Competitività delle Filiere, che stanzia ulteriori 30 milioni di euro per il prossimo triennio per i comparti del mais, delle proteine vegetali (legumi e soia), delle carni ovine e del latte bufalino.


Il Fondo per la Competitività delle Filiere, previsto dalla Legge di Bilancio per il 2021, favorisce la competitività del settore agricolo e agroalimentare, lo sviluppo e gli investimenti delle filiere, valorizza i contratti di filiera nel comparto maidicolo e delle proteine vegetali, sostiene e destagionalizza nella filiera ovina la produzione, la trasformazione e la commercializzazione di carni ovine nonché sostiene e valorizza la filiera del latte bufalino in conseguenza della diffusione del covid-19


Il deputato Giuseppe L'Abbate, esponente M5s in Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati ricorda come "Con questo provvedimento sosteniamo economicamente alcune filiere italiane e ne incentiviamo i comportamenti virtuosi".
Complessivamente vengono stanziati in più 14 milioni di euro alla filiera del mais e 13,5 milioni alle proteine vegetali, destinati alle imprese agricole che abbiano già sottoscritto contratti di filiera triennali a cui è concesso un aiuto di 100 euro per ogni ettaro coltivato nel limite di 50 ettari a beneficiario.

 

"Per la filiera delle carni ovine - sottolinea L'Abbate -, invece, sono destinati ulteriori 500mila euro che portano a 4,5 milioni il contributo per il 2021 alle imprese agricole di allevamento di ovini per concedere aiuti fino a 9 euro per ogni capo macellato e certificato Igp e un aiuto fino a 6 euro per ogni capo non Igp nato, allevato e macellato in Italia nel periodo dal 1° marzo al 30 aprile dell'anno precedente a quello della domanda". 

 

Inoltre alle imprese (anche in forma cooperativa) di macellazione e trasformazione di carni ovine che investano in processi di destagionalizzazione e di innovazione di prodotto, anche sottoscrivendo contratti di filiera, è riconosciuto per l'anno 2021 un aiuto pari a 200mila euro, entro il massimale di spesa di 600mila euro.

 

"Due milioni di euro per il 2021, invece, vengono stanziati per le imprese di trasformazione del latte bufalino - conclude L'Abbate - a cui è riconosciuto un aiuto pari a 20 centesimi di euro per ogni litro di latte acquistato nel mese di aprile 2021 e trasformato in Mozzarella di Bufala Campana Dop".