Lo rende noto un comunicato di Miva, dove si sottolinea come "A due anni dalla firma del protocollo d'intesa fra Regione Campania e Miva, con la messa a dimora del nuovo impianto a Liberi (Caserta) rinasce il Nucleo di premoltiplicazione viticola della Campania". Si tratta di una buona notizia per tutti i produttori viticoli campani e non solo.
Secondo quanto riporta la nota "La ripartenza è stata possibile grazie alla volontà della Regione Campania che ha trovato nel dottor Francesco Faggioli del Crea-Pav di Roma un supporto scientifico insostituibile, e nei vivaisti campani associati alla Miva e nel presidente Mario Maiorana interlocutori disponibili ed attenti ai bisogni di tutta la filiera".
Strategica la posizione del nuovo campo di piante madri: non lontano dalle terre del Sannio e dell'Irpinia, i due maggiori distretti vitivinicoli della Campania, e posto dentro uno dei terroir più vocati per la viticoltura casertana.
"Grazie a questo nuovo campo di piante madri, infatti, tutta la filiera vivaistico-viticola potrà avere a disposizione il frutto del lavoro di selezione clonale finanziato dalla Regione Campania - sottolinea la nota di Miva - che, negli anni, ha già iscritto al Registro italiano delle varietà di vite ben tre cloni di Aglianico (BN 2.09.025, AV 02, BN 2.09.014) ed a breve terminerà il lavoro di selezione su diverse varietà autoctone importanti non solo per la regione ma per la viticoltura in generale del Sud Italia".