"Ricerca, elaborazione e comunicazione delle migliori pratiche per la sostenibilità attraverso la comparazione dei metodi di produzione e gestione del territorio nei diversi contesti urali e urbani - ha detto il presidente della Waa, Andrea Sisti - è l’obiettivo della nostra azione. Svilupperemo degli indicatori per evidenziare i flussi di innovazione tra i Paesi e le comunità locali e codificheremo standard internazionali per la professione universale dell’agronomo per la responsabilità sociale nella pianificazione e progettazione del cibo per lo sviluppo sostenibile, nel rispetto della diversità dei territori e delle comunità locali".
La Global Farm 2030 è il progetto che la World association of agronomists lascerà come eredità di Expo Milano 2015 in attuazione della Carta universale dell’agronomo con il coinvolgimento di Fao, Unesco e Ifad - Wfp-Ipcc. "Il settore agricolo può svolgere un ruolo chiave nelle strategie di mitigazione ed adattamento a basse emissioni ed aumento della resilienza attraverso il miglioramento delle tecniche di produzione e la promozione di un'agricoltura sostenibile che salvaguardi la biodiversità. Flessibilità agronomica ed adattabilità dei sistemi agricoli - conclude Sisti - sono il binomio per il futuro e la sfida che gli agronomi mondiali lanciano a conclusione della conferenza sul clima".
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Fonte: Conaf - Consiglio dell'ordine nazionale dei dottori agronomi e forestali