Per il prezzo del latte è stato trovato un punto di incontro, seppure con un compromesso di difficile lettura. Appena un centesimo in più lo mettono le industrie. Un altro centesimo dovrebbe arrivare dagli interventi a favore del settore messi in campo dal Governo. Crederci? Si vedrà. E il primo marzo 2016, quando questo accordo scadrà, si ricomincia. Ma per arrivare a questo ben magro risultato ci son volute lunghe trattative e molte proteste, delle quali la stampa di settore è stata fedele testimone. A iniziare da “Informatore Agrario” numero 42 che parla di lotta per la sopravvivenza delle nostre stalle da latte. Nel numero seguente dello stesso “Informatore Agrario” l'analisi della crisi che stringe il settore lattiero caseario si allarga alla politica europea, che ha non poche responsabilità nella “debacle”delle stalle da latte. Sulle difficoltà nella trattativa del latte interviene poi “Terra e Vita” numero 44, che punta il dito sulla rigidità delle industrie, indisponibili ad accogliere le richieste degli allevatori. Allevatori che sono così costretti a scendere in piazza per far valere le proprie ragioni, e si passa alle proteste, commentate da “Agrisole” numero 47 e dal “Corriere Agricolo” del 10 novembre.
I mercati
Dal latte alla carne con il discutibile allarme lanciato dall'Oms sulla loro presunta pericolosità, accusa ingiustificata, scrive “Agrisole” numero 46, in particolare per le carni prodotte in Italia, che possono vantare elevata qualità e molti controlli. Considerazioni analoghe sono quelle che si possono leggere a pagina due del mensile “Suinicoltura”. Nonostante questi problemi l'export agroalimentare italiano continua a macinare successi, in particolare negli Usa, tanto da compensare le perdite subite dopo l'embargo russo, come si apprende da “Informatore Agrario” numero 44. I buoni risultati dell'export del made in Italy, commenta “Agrisole” numero 44, sono anche una conseguenza dell'effetto trainante esercitato da Expo. Punta sulle esportazioni la produzione di pere, dove l'Italia vanta una posizione leader. Occorre tuttavia allargare l'orizzonte dei mercati, avverte “Agrisole” numero 47, in quanto le principali aree di esportazione delle pere italiane si fermano ai confini europei. Al mercato delle pere è poi dedicato un ampio servizio pubblicato a pagina quattro dell'edizione sfogliabile del mensile “Frutticoltura”, che insiste sulla necessità di concentrare l'offerta del prodotto per conquistare nuovi mercati. Un ruolo decisivo, in generale per tutto il settore agricolo, è quello svolto dalla cooperazione. Se ne parla su “Informatore Agrario” numero 44 commentando l'assemblea dell'Alleanza delle cooperative italiane, dove si è insistito sulla necessità di puntare su interprofessione e internazionalizzazione.
Notizie dal “Palazzo”
Occhi puntati sulle iniziative di Governo nella lotta al caporalato, argomento affrontato da “Agrisole” numero 48, mentre “Informatore Agrario” numero 41 punta l' attenzione sulla legge di stabilità e in particolare sull'abolizione dell'Imu. Ancora “Agrisole”, il numero 45 in questo caso, si occupa delle ultime battute sull'approvazione della legge per la protezione della biodiversità. Il tema delle assicurazioni agevolate per gli allevamenti è l'argomento affrontato con toni critici a pagina 12 dell'edizione sfogliabile di “Informatore Zootecnico”. Il mensile Vigne e Vini” si occupa a pagina 14 del Ttip con il quale si vorrebbero definire gli accordi per gli scambi commerciali fra Ue e Usa. Un ostacolo alla chiusura delle trattative risiede nelle misure di protezione per le denominazioni di origine, difficoltà che potrebbero essere superate, secondo quanto riporta il mensile, ricorrendo ai marchi commerciali.
Attenti ai patogeni
Ampio come sempre lo spazio che la stampa del settore agricolo destina agli argomenti di carattere tecnico e in questo caso a quelli di interesse fitoiatrico. È il caso di “Informatore Agrario” numero 42 che fa un bilancio della situazione sanitaria della vite nel Triveneto, assai positiva grazie al buon andamento climatico dell'ultima stagione. Ancora sullo stesso numero di “Informatore Agrario” si può leggere un interessante articolo sulla lotta alle aflatossine del mais, la cui presenza può essere ridotta grazie all'impiego dell'Aspergillus flavus, come dimostrano i risultati raggiunti da alcuni ricercatori italiani. La Fusariosi dello zucchino è il tema affrontato dal mensile “Colture Protette” che a pagina otto evidenzia come il ritorno della coltura sugli stessi terreni possa aumentare il rischio di comparsa di questa patologia. Il difetto del “fieno-legno” si potrebbe riscontrare sulle olive a causa dello stress idrico sopportato dagli oliveti in estate. È questo l'argomento affrontato a pagina 10 del numero 6 di “Olivo e Olio”.
01 dicembre 2015 Economia e politica