Rieccoli gli Ogm, in abbondanza sulla carta stampata (e forse anche nei nostri piatti, ma con meno clamore). Questa volta a riaccendere la miccia del contendere fra favorevoli e contrari agli organismi geneticamente modificati è stata la comunicazione (all'ultimo minuto) del nostro Governo che ha chiesto l'esonero dell'Italia dall'accettare produzioni Ogm, anche se ammesse dalla legislazione europea. Notizia sulla quale si sono gettati a capofitto i quotidiani di questi ultimi giorni, chi con soddisfazione, chi ponendo qualche dubbio. Così “Repubblica” del 2 ottobre accoglie con favore l'ingresso dell'Italia nell'elenco dei Paesi che hanno detto no agli Ogm, linea condivisa da molti altri giornali, come “Il Fatto” o il “Manifesto”, per citarne solo alcuni. Poche le voci “fuori dal coro”, come “Libero”, che sempre il 2 ottobre nel commentare la notizia ricorda che sono molti i prodotti Ogm importati dall'Italia. Torna sull'argomento il 3 ottobre “Repubblica”, questa volta per ospitare l'articolo a firma di Elena Cattaneo, senatrice a vita e scienziata, che critica severamente la scelta italiana, chiedendo che sia fermato quello che definisce un “inganno anti scientifico”. Si collega idealmente al dibattito “Italia Oggi” del 7 ottobre, in questo caso per raccontare le ricerche del Crea, che mira a migliorare talune produzioni indirizzando le mutazioni che avvengono in natura.
Ancora frodi
Passata l'onda emotiva pro e contro gli Ogm, i giornali si sono dedicati ad un altro tema che purtroppo ricorre spesso: le frodi. A dare il via è “la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 4 ottobre che si sofferma sulle importazioni di pomodoro dalla Cina, aumentate in maniera vertiginosa. Stesso argomento per “La Stampa” dove si puntualizza che le importazioni di pomodoro dalla Cina sono pari a 90mila tonnellate. Anche il prosecco finisce nelle grinfie dei malfattori, scrive “Libero” del 4 ottobre, e si presume che siano stati taroccati milioni di litri di vino. Uno scandalo di tali proporzioni, secondo “La Tribuna di Treviso” del 5 ottobre, che potrebbe compromettere la candidatura al riconoscimento Unesco come patrimonio dell'umanità delle colline tra Conegliano e Valdobbiadene. Dopo il vino è il turno dell'olio, che parte lampante, scrive “Italia Oggi” del 7 ottobre, per poi trasformarsi in extravergine sulle tavole italiane. L'olio deve anche vedersela con il problema della Xylella, e il commissario Giuseppe Silletti annuncia dalle pagine di “Avvenire” del 3 ottobre che sono almeno tremila di alberi da abbattere. Ma il ritardo nell'applicazione del piano di controllo della Xylella, rischia di far scattare l'ennesima procedura di infrazione contro l'Italia da parte di Bruxelles, come denuncia “Il Sole 24 Ore” del 3 ottobre.
Bruxelles apre agli aiuti
Se da una parte Bruxelles minaccia punizioni per i nostri ritardi, dall'altra apre le porte alla possibilità di anticipare gli aiuti diretti per andare incontro alle difficoltà dell'agricoltura, come si apprende da una breve nota sul “Corriere della Sera” del 3 ottobre. Altri dettagli si possono leggere nello stesso giorno su “Italia Oggi”. Mentre l'Italia resta in bilico fra procedure di infrazione e nuovi aiuti, arriva a scadenza l'ultimatum di Bruxelles sull'impiego del latte in polvere nella produzione di formaggi. Se ne discute sulla “Gazzetta di Modena” del 6 ottobre. Da Bruxelles a Roma con la “Nuova Ferrara” del 2 ottobre, dove si teme che promesse di tagli all'Irap e all'Imu possano celare l'aumento di tasse sotto altre forme.
I trionfi del vino
Sui mercati si conferma nel frattempo la vendemmia da record per i vigneti pugliesi che si avviano verso una produzione di 7 milioni di ettolitri, come si apprende da “Repubblica” del 2 ottobre. Produzioni record che si accompagnano agli ottimi risultati delle nostre esportazioni di vino. A questo proposito un recente report di Assoenologi evidenzia che le nostre esportazioni sono aumentate nel primo semestre del 6,4%, per un valore di 2,5 miliardi di euro. I dettagli sono riportati da “Italia Oggi” del 7 ottobre. Infine dalle pagine de “Il Sole 24 Ore” dell'8 ottobre arriva la conferma del sorpasso del vino italiano su quello francese, così l'Italia si conferma primo produttore mondiale di vino. Notizie positive anche per la produzione di olio e in particolare per quello veneto, scrive il “Gazzettino” del 5 ottobre. Ma sui mercati il prezzo continua a scendere, come avverte “Il Sole 24 Ore” dell'8 ottobre.
L'agricoltura è giovane
È forse merito di questi buoni risultati se l'agricoltura continua a destare maggiore interesse presso i giovani. Crescono infatti gli studenti delle scuole di agraria, scrive “Il Sole 24 Ore” del 3 ottobre e si registra un vero e proprio boom degli “under 34” che si dedicano all'agricoltura, come conferma “Libero” nello stesso giorno. Di questo accresciuto interesse dei giovani per la terra ne è testimone una recente analisi di Ipr Marketing riportata dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 5 ottobre, secondo la quale un genitore su tre consiglierebbe ai propri figli di intraprendere una carriera nel mondo dell'agricoltura.
08 ottobre 2015 Economia e politica