La commissione Ambiente, salute pubblica e sicurezza alimentare (Envi) del Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza l'attuale compromesso con il Consiglio sui novel foods che mira a una procedura aggiornata e unica livello europeo per l'approvazione e l'immissione sul  commercio di questi prodotti. 

Cosa sono i novel foods
Per “novel foods” si intendono quegli alimenti non consumati dall'uomo abitualmente prima del 1997, anno dell'adozione della prima normativa su questi prodotti. Si tratta di alimenti sviluppati grazie alla ricerca, innovativi od ottenuti mediante processi elaborati così come alimenti tradizionalmente consumati fuori dall'Unione europea. Sul sito della Commissione europea è disponibile l'elenco aggionato dei novel foods approvati ad oggi

Alimenti derivati da animali clonati
Gli eurodeputati hanno insistito affinché il nuovo regolamento copra anche quei prodotti alimentari interamente o contenenti elementi derivati da animali ottenuti da clonazione. In caso di non evidenza scientifica sui possibili danni alla salute umana, bisognerà applicare il "principio di precauzione" sulla base di un parere obbligatorio da parte dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa). Ridotto anche il tempo entro il quale la Commissione europea dovrà decidere se autorizzare un prodotto oppure no: si passa da nove a sette mesi.

Nanomateriali aggiornati
Alla luce dei progressi tecnologici e della ricerca anche in campo agroalimentare, il nuovo regolamento prevede la possibilità di aggiornare periodicamente la definizione di "nanomateriali" attraverso degli atti delegati. Previsti anche maggiori controlli sulla possibile tossicità di questi materiali. 

Sperimentazione animale
L'accordo sottolinea la necessità di sostituire al più presto la sperimentazione sugli animali con altri test da laboratorio nonché evitare quanto più possibile il ricorso a questa metodologia. 

Nicholson: "Una grande notizia per l'industria agroalimentare"
Secondo l'eurodeputato James Nicholson, britannico conservatore, questo accordo risponde al "bisogno dell'industria agroalimentare europea, in continua evoluzione, di una legislazione in linea con i tempi". Nicholson si dice sicuro che "una procedura unica e centralizzata di autorizzazione e una database più sicuro fornirà una maggiore sicurezza legale per chi facesse domanda di autorizzazione di un prodotto alla Commissione europea, ridurrà il peso burocratico per le Pmi e incentiverà ulteriormente la ricerca e sviluppo dell'industria di settore".

Prossimi passi
Adesso il testo dell'accordo verrà votato dall'intero Parlamento europeo nella sessione di settembre od ottobre prima di passare dal Consiglio per l'ok definitivo.