Cuore del parco, area tematica realizzata da BolognaFiere, è la parte esterna che spazia su un percorso di 5000 metri quadrati lungo il quale sono rappresentati campioni di tutti i diversi paesaggi italiani che testimoniano l’agrobiodiversità nostrana e le differenti tipologie di coltivazioni praticate dall'uomo: Alpi, Appennino, Pianura Padana, tavolieri e basso Appennino per arrivare gli ambienti delle Isole e di costa.
Passeggiata della biodiversità
Dalle conifere delle Alpi con abete bianco, larice e pascoli fino ai rovi, alla rosa canina, alla mora selvatica del Delta del Po, passando per le roverelle, i lecci e le querce degli Appennini e senza dimenticare gli agrumi delle isole e gli ulivi della Puglia: il visitatore potrà attraversare tutta Italia e rendersi conto della ricchezza della penisola in poche decine di minuti. Una passeggiata su di un percorso lungo il quale ci sono più di 300 specie di piante, il tutto realizzato nel loro rispetto: le piante infatti sono cresciute in vaso e fuori terra.
“La possibilità di fare vivere circa 3000 piante all'interno di Expo è data in parte dall'utilizzo di zeoliti, elementi molecolari che strutturano il terreno in modo da facilitare lo sviluppo dell'apparato radicale della pianta”, ha spiegato Fabio Fornasari, architetto designer del Parco della Biodiversità.
Mostra della biodiversità e il padiglione del biologico
Una mostra con taglio esplicitamente didattico è ospitata all'interno del padiglione, realizzata dal Comitato scientifico costituito dalla Facoltà di Agraria dell’Università di Milano e dalle facoltà dell’Università di Padova e Bologna. Lì si può compiere un viaggio immaginario nel tempo per capire, dagli esordi della civiltà, come l'uomo abbia modificato il paesaggio e l'ambiente. E' poi rappresentato anche il mondo del biologico con un intero padiglione dove sono ospitate, in un grande Biomarket, le tante realtà del bio italiane.