Assosementi, l'associazione che riunisce le aziende sementiere in Italia, rimarca l’importanza di non allentare i controlli ufficiali lungo la filiera alimentare, nel contesto delle proposte di riforma legislativa sementiera denominata “Smarter rules for safer food”. Un'efficace occasione per ribadire il tema è stata l’audizione pubblica della Commissione ambiente al Parlamento europeo lo scorso 14 ottobre.

Il coordinatore del gruppo riso di Assosementi Massimo Biloni, intervenuto in rappresentanza del settore sementiero europeo (European seed association), ha illustrato l’attuale sistema dei controlli sulle sementi e ha evidenziato la necessità di non indebolire la qualità e le garanzie offerte dai controlli. “La tracciabilità è uno dei presupposti fondamentali per la sicurezza alimentare - ha sottolineato Biloni -. Il seme certificato e di qualità è punto di partenza del percorso che porta ai prodotti che giungono ogni giorno ai consumatori e i controlli che vengono svolti servono a fornire garanzie sulla sanità e sull’identità degli alimenti presenti sul mercato”.

Attualmente i costi dei controlli di certificazione sono a carico delle stesse aziende produttrici. La proposta della Commissione di esentare invece dagli oneri dei controlli le microimprese - ha evidenziato Biloni-, a livello europeo finirebbe con l’interessare il 70% delle aziende sementiere. Qualora questa proposta venisse accolta senza modifiche, si renderebbe senz’altro necessario un sostegno con fondi pubblici, perché non si può immaginare di porre a carico delle altre aziende il relativo onere. Si verrebbe inoltre a creare - ha proseguito Biloni -, una discriminazione tra aziende che competono sullo stesso mercato. Per attenuare i costi dei controlli è invece importante responsabilizzare maggiormente le imprese stesse, favorendo i controlli privati sotto supervisione ufficiale”.